Page 53 - Settembre | Ottobre 2022 , I'M Magazine
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CLEMENTINO







              Il “Black Pulcinella” che è in lui






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                                                                                 clqlW m^lil=mrlmlil=
                                                                    pqvifpqW j^of^=olp^of^=af=crp`l
                                                                     j^hb=rmW ^kk^ifp^=m^ijbkqfbof

                                            lementino, all’anagrafe Clemente Vaccaro, dalla provincia di Napoli ha
                                            saputo imporsi a livello internazionale, collaborando con cantanti del
                                            calibro di Pino Daniele, Fabri Fibra, Jovanotti. Ma Clementino è molto
                                            di più di un rapper, è anche attore e personaggio televisivo. La sua ver-
                                            satilità lo ha portato dalle gare di freestyle, ai set impegnati, e al co-
                                 Cspetto di personalità come il Papa Francesco, a cui ha regalato il suo
                                 cd “Il miracolo”, e Maradona che lo apprezzava molto. Nonostante il grande successo
                                 e la carriera giunta alle stelle, Clementino non è mai pienamente appagato, e come
                                 il suo ultimo album, Black Pulcinella”, dietro la maschera del sorriso nasconde sem-
                                 pre una vena malinconica, quella tipica de poeti, dei sensibili, dei macerati.

                                 Come è iniziato il tuo percorso musicale?
                                 Ho iniziato a suonare la chitarra quando avevo sei anni. Poi nel ’96 ho scoperto
                                 il rap, facendo intanto l’animatore turistico e l’attore teatrale. Mi sono laureato
                                 in Tecnica della recitazione. Alla fine lavoro e passione si sono invertiti e la mia
                                 passione per il freestyle è diventato un lavoro perché guadagnavo molto di più
                                 rispetto ai 50 euro che mi davano per fare la comparsa con file chilometriche a
                                 Cinecittà.
                                 La gavetta è stata dura?
                                 Vengo da Cimitile, un paese della provincia di Napoli, dove la fame di arrivare e di
                                 fare è tanta. Sono andato prima a Roma, poi a Milano. Il mio successo non è stato
                                 improvviso, ma graduale, la gavetta mi è servita tanto per non trovarmi mai impre-
                                 parato. Ho iniziato a vincere le gare di freestyle e il primo premio di una di queste
                                 fu un contratto discografico e uscì col mio primo album, “Manicomio”. Poi il secondo
                                 album, “I.E.N.A”., poi “Videomind”. L’incontro con Fabri Fibra è stato importante,
                                 con lui ho inciso “Rapstar e da lì il mio piccolo boom mediatico. Ho firmato, quindi


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