Page 58 - Settembre | Ottobre 2022 , I'M Magazine
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Sei in tournee col tuo album di suc-
            cesso,  “Black  Pulcinella”?  Perché
            questo nome?
            “Black” viene dalla musica afroamericana
            che è quella che faccio io, e Pulcinella che
            è la maschera della commedia dell’arte che
            simboleggia Napoli. Pulcinella è servo del
            padrone, ma prende in giro il padrone, è
            quello che scherza sempre, ma dietro la
            maschera nasconde il dolore. Sono esatta-
            mente io.

            E tu come sei?
            Non  sono  mai  soddisfatto,  come  se  mi
            mancasse sempre qualcosa. Non sono mai
            contento. Ho sempre paura che sia tardi,
            ho quasi 40 anni e mi sembra di essere in
            ritardo per fare nuove cose. Il punto è che
            non si possono fare troppe cose insieme.
            Dovrei imparare a fermarmi, a respirare,
            a fare yoga. Dovrei imparare a prendere la
            vita come viene senza dover sempre pro-
            grammare e produrre di più, sempre di
            più. Credo che questa mia smania di fare
            sia collegata al senso di vuoto che provo
            quando non faccio nulla. Stare ad un bar
            tutto il giorno e non aver concluso nulla a
          “             dice Enzo Avitabile “Chi non conosce o scur non può capì a luc”.               “
                          Quello che più mi ha deluso nella vita, sono io. Ho fatto tante
                          cose belle, ma mi sono perso in un bicchier d’acqua. Ma come






            fine giornata non mi fa stare bene, per
            questo mi concentro sempre nell’azione.

            Ti piacerebbe diventare padre?
            Mi piacerebbe, ma non ora. Prima di di-
            ventare padre devo finire di “aggiustare”
            me.

            Quale è stata la delusione più grande
            nella tua vita?
            Quello che più mi ha deluso nella vita,
            sono io. Ho fatto tante cose belle, ma mi
            sono  perso  in  un  bicchier  d’acqua.  Ma
            come dice Enzo Avitabile “Chi non conosce
            o scur non può capì a luc”. Io ho una cosa
            in comune con i comici: ho sempre il sor-
            riso, ma dentro sono triste. Il clown è “nu
            giullar ngopp o palc, aret e camerin o vir
            ca ride ma aret e rin tene e spin” (il clown
            è un giullare che sopra al palco ride. Dietro
            ai camerini lo vedi che ride, ma dietro ai
            reni ha le spine).
            Che  bella  espressione  napoletana.
            pleanno di Napoli. .
       58   Quanto conta Napoli per te?
            Sono nato il 21 dicembre, il giorno com-



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