Page 93 - Settembre | Ottobre 2020 , I'M Magazine
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in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla acclamante
l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al destino nazista
della Germania.
Dal 3 al 14 marzo “La vita davanti a sé” di Romain
Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che
vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pen-
sione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che
ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti
sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo com-
movente e ancora attualissimo, che racconta di vite
sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di
un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Sil-
vio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la
leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con natura-
lezza, quel bambino nel suo dramma.
Dal 7 al 25 aprile va in scena “Il filo di mezzogiorno”,
tratto dal libro di una grande scrittrice, rimasta molto
a lungo misconosciuta, Sapienza Goliarda. Lei insegue
la sua memoria, i ricordi, le sensazioni, le libere asso-
ciazioni, lo psicoanalista la guida, la accompagna, la
segue, e riuscirà a condurre la scrittrice dalle tenebre,
Silvio Orlando nelle quali l’avevano sprofondata il ricovero in manico-
mio e i ripetuti elettroschok, alla luce della coscienza,
Anche la stagione del Mercadanteè al recupero della propria identità. È un corpo a corpo
molto ricca: lal 3 al 14 marzo “La vita senza esclusione di colpi nel quale i ruoli si distorcono
per poi riprendere forma e poi si scompongono ancora
davanti a sé” con Silvio Orlando, fino quasi a invertirsi. Ippolita di Majo ne ha realizzato
un adattamento teatrale per Donatella Finocchiaro.
dal 7 al 25 aprile va in scena “Il filo Mario Martone, dopo aver messo in scena Ramondino,
di mezzogiorno” con Donatella Ortese, Morante, ci invita a entrare, con questa regia,
nel mondo di Goliarda Sapienza.
Finocchiaro, dall’11 al 16 marzo Toni Dall’11 al 16 marzo Toni Servillo ritorna al Mercadante
con un lavoro sul testo di Franco Marcoaldi “Il mondo
Servillo ritorna con “Il mondo sia lodato”. sia lodato”, un inno al mondo, basato sull’immagina-
zione e sulla sensibilità. Un flusso verbale dal ritmo in-
calzante che orchestra i temi della vita quotidiana e
dello spirito in un rimando continuo dall’universo na-
turale al mondo storico, dall’autobiografia alla lettera-
tura in una libera e viva scorribanda nei territori del
pensiero analogico. All’apparenza è una preghiera
laica di intonazione francescana sulla bellezza e la me-
raviglia del creato. In realtà Marcoaldi loda il mondo
nonostante gli infiniti turbamenti in cui incorre chi lo
abita, e proprio quel nonostante è l’anima nascosta del
libro. Nel suo procedere, il poemetto attraversa l’ama-
rezza delle cose umane nella loro vicissitudine di vio-
lenza, malattia, depressione, morte, ma incontra anche
il demone erotico, e con esso il sogno, la fantasia, e i
libri e le figure del passato che illuminano il presente.
Il Teatro Bellini dal 19 al 22 novembre “In nome del
padre”, che nasce da un intenso dialogo tra Mario Per-
rotta e lo psicanalista Massimo Recalcati sui temi del
confronto tra generazioni. In scena, nel corpo di un
unico attore, tre uomini diversissimi tra loro per estra-
zione sociale, provenienza geografica e condizione lavo-
rativa, accomunati dalla condizione di essere padri, il
“mestiere più difficile del mondo”. I figli adolescenti
sono gli interlocutori disconnessi di un flusso di dialo-
ghi spesso mancati e forse è solo nel silenzio che le loro
ragioni potranno trovare cittadinanza.
Dal 17 al 20 dicembre Dopo Chìove e Jucatùre Enrico
Ianniello guarda ancora una volta alla nuova dramma- 93
turgia iberica, proponendo un adattamento in chiave
i’M SETTEMBRE-OTTOBRE 2020
Donatella Finocchiaro