Page 56 - Settembre | Ottobre 2019 , I'M Magazine
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“ Nureyev mi incontrò per caso in una sala da ballo, mi osservò a “
lungo e mi corresse alcuni movimenti. Io ero emozionatissimo.
Dopo andò dalla Direttrice di allora e le chiese di potermi
avere nel ruolo di Tadzio nel cast di “Morte a Venezia”.
Quell’incontro rimane uno dei momenti cruciali della mia carriera.
Il Gala è il primo tassello di questo mio grande progetto
di portare la danza a tutti. L’idea è nata guardando Nu-
qualità che insieme alla dedizione e al sacrificio possono
aprirti la strada di una carriera. È un percorso difficile,
reyev e anche Pavarotti e l’obiettivo è quello di veicolare diventare un ballerino professionista ci vogliono delle
la grande arte attraverso strumenti che possano rag- sempre in salita che non ammette scorciatoie.
giungere il vasto pubblico, coinvolgerlo, avvicinarlo.
Questo genere di spettacolo è anche un’occasione unica Quando sceglie un ballerino, in base a quali cri-
per vedere quanto di meglio si muove nell’ambito della teri lo fa?
danza internazionale, come cast e come programma. Dipende per cosa. Per i Gala cerco il meglio in ambito
internazionale e cerco sempre di mescolare generi e
Ha ballato anche con un robot, un braccio mec- epoche. Scelgo i ballerini per le loro qualità e per il re-
canico di una tonnellata e mezza. Che esperienza pertorio che possono offrire, cercando di creare uno
è stata? spettacolo sempre nuovo, una sorpresa per il pubblico.
Paradossalmente è stata un’esperienza poetica, in- Per i workshop che organizziamo invece con OnDance
tensa, molto umana. Si è creata una sorta di sintonia, o per i progetti nuovi, nei giovani cerco la passione to-
di intesa impensabili. Abbiamo voluto lavorare apposi- talizzante che sola può sostenere un percorso così diffi-
tamente con un robot che non avesse un aspetto antro- cile.
pomorfo, volevamo che fosse la musica e la danza a tra-
sformarlo in qualcosa di umano. E così è stato. Un Il suo concetto di Bellezza.
giorno durante le prove mi sono girato verso i miei col- Essendo un ballerino il concetto di bellezza per me è
laboratori e ho visto che molti avevano gli occhi lucidi e fondamentale. Ma non è un concetto legato solo a prin-
non mi sono stupito. Quel dialogo smuove qualcosa. cipi estetici. Per noi la bellezza è un obiettivo, qualcosa
a cui aspirare, migliorandosi ogni giorno, cercando di
Il mondo della danza classica in particolare, è superare i propri limiti, le proprie difficoltà. È quindi
stato sempre abbastanza “snob”, avendo canoni un concetto in cui si mescolano anche principi etici e
molto rigorosi e restrittivi, a partire da quelli morali, una continua aspirazione al perfezionamento
estetici richiesti per un ballerino. Qual è il suo non solo come ballerini, ma anche come uomini.
56 parere a riguardo?
La danza può essere capita e amata da tutti. Certo per Il suo brillante percorso è frutto, appunto, di
i’M SETTEMBRE-OTTOBRE 2019