Page 34 - Maggio | Giugno 2021 , I'M Magazine
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Persa un po’ la fama di dimora aristo-
cratica, negli anni dell'immediato dopo-
guerra nacque in via Pugliano il mer-
cato dei panni usati, conosciuto anche
come mercato di Resìna, che raggiunse
notorietà nazionale e internazionale
negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso:
qui, mercanti da ogni dove, propone-
vano la loro merce esposta in abbon-
danza e in maniera disordinata.
Oggi Ercolano si presenta come una
città desiderosa del riscatto sociale che
merita: a tal scopo sono nate numerose
attività che spingono verso la riqualifi-
cazione del territorio, per un rilancio in
chiave turistica e culturale. Tra i luoghi
di interesse, non si possono non segna-
lare il MAV, il Museo Archeologico Vir-
tuale di Ercolano, gli Scavi di Ercolano,
l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, di
cui Ercolano fa parte, le bellissime ville
del Miglio d’oro e le chiese. Tra queste
ultime, merita una visita la Chiesa di
Santa Maria della Consolazione, il se-
condo luogo di culto più antico della
città dopo la Basilica di Santa Maria a
Pugliano. Nel 1613 il ricco napoletano
Scipione de Curtis donò la sua pro-
prietà di Resina ai padri Agostiniani
Scalzi, con l'obbligo di costruirvi una
chiesa e un convento per dodici frati. La
chiesa divenne punto di riferimento e
di devozione soprattutto per la nobiltà
del vice regno di Napoli che risiedeva
stabilmente o per brevi soggiorni a Re-
sina o nella vicina Portici. La chiesa
parrocchiale di Santa Caterina fu co-
struita tra il 1822 e il 1827 sul nuovo
tratto della via regia delle Calabrie rea-
lizzato sotto il regno di Gioacchino
Murat. Chi la sceglie per gli Scavi ar-
cheologici, potrà ammirare l’urbani-
stica dell’antica Ercolano, secondo il
modello proposto da Ippodamo da Mi-
leto e, tra l’altro, anche la tipica casa di
Ercolano, che si presenta più piccola ri- Tra la seconda metà dell’Ottocento e
spetto a quella di Pompei e in assenza
dell'impluvium nell'atrio. Da pochi anni la Prima guerra mondiale, Resìna fu
è stato realizzato il nuovo accesso agli
scavi, con un'ampia area adiacente che luogo di residenza e di villeggiatura
comprende un parcheggio, un'area a
verde attrezzata e punti di ristoro e non solo dell’aristocrazia ma anche
vendita di souvenirs. Per gli sportivi
zaino in spalla e su per il Vesuvio, sa- della borghesia napoletana che
lendo la via Osservatorio che conduce realizzò numerose residenze accanto
al cratere, dove la vista è mozzafiato.
L’azzurro del mare e del cielo spezzato a quelle storiche del Miglio d’Oro.
d’assalto dalle cromie del verde della
fitta vegetazione, sul cui manto si ada- Tra gli ospiti illustri di questo periodo
giano bellissime ginestre, il fiore del
mantico profilo dei cuori sensibili. . Vincenzo Semmola, Adriano Tilgher.
34 Vesuvio che tanto piacque a Giacomo si annoverano: Gabriele D’Annunzio,
Leopardi e che, ancor oggi, ispira il ro-
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