Page 32 - Maggio | Giugno 2021 , I'M Magazine
P. 32
Da Ercolano, inoltre, parte la strada che conduce al Gran Cono del Vesuvio per
la visita al cratere. Un legame forte quello col Vesuvio, testimoniato anche dal
fatto che proprio qui, nel 1845, fu inaugurato il Real Osservatorio Vesuviano,
primo osservatorio vulcanologico nel mondo e qualche anno dopo, a suggello
ulteriore dell’affinità col gigante, fu inaugurata la Funicolare del Vesuvio che
ispirò la canzone Funiculì funiculà divenuta celebre in tutto il mondo.
un pozzo in un podere alle spalle del convento degli Villa Favorita, così chiamata perché preferita dalla
agostiniani di Resina, si era imbattuto in marmi e co- regina Maria Carolina d'Asburgo, al punto che Fer-
lonne antiche. Incuriosito dalla scoperta, il Principe dinando IV l'acquistò conferendole la denominazione
decise di comprare il fondo e nel 1711 avviò degli di Real villa della Favorita.
scavi che, attraverso pozzi e cunicoli, raggiunsero Da Ercolano, inoltre, parte la strada che conduce al
l'antico Teatro di Ercolano, da cui estrasse statue, Gran Cono del Vesuvio per la visita al cratere. Un le-
marmi e colonne che stuzzicarono l’interesse di re game forte quello col Vesuvio, testimoniato anche dal
Carlo III di Borbone, il quale decise di acquistare a fatto che proprio qui, nel 1845, fu inaugurato il Real
sua volta il fondo. Così in Europa si andava diffon- Osservatorio Vesuviano, primo osservatorio vulcano-
dendo a macchia d'olio la fama dell'antica Ercolano, logico nel mondo e qualche anno dopo, a suggello ul-
che influenzò enormemente la cultura dell'epoca teriore dell’affinità col gigante, fu inaugurata la Fu-
dando impulso al movimento culturale del Neoclassi- nicolare del Vesuvio che ispirò la canzone Funiculì fu-
cismo. niculà divenuta celebre in tutto il mondo. Tra i vanti
Innamoratosi del posto, il re non si limitò all’acquisto della città, per cui ancora oggi attrae turisti da tutto
del generoso fondo: nel 1740 fece erigere un palazzo il mondo, ricordiamo la Scuola di Resìna fondata dal
reale nelle vicinanze del casale di Portici, che da quel pittore resinese Marco De Gregorio nel 1863 e i nuovi
momento assunse il titolo di Real Villa di Portici. scavi a cielo aperto, inaugurati nel 1865 da re Vittorio
Nella nuova reggia raccolse i ritrovamenti ercolanesi Emanuele II. Sempre a Resìna, fu inaugurato (1895)
realizzando in un'ala del palazzo l'Herculanense Mu- l'Acquedotto Vesuviano, che traeva le acque dal Se-
seum che apriva per lo stupore e la meraviglia dei rino e le forniva ai comuni vesuviani. Tra la seconda
suoi ospiti. Con l'arrivo dei reali a Portici tutta l'ari- metà dell'Ottocento e la Prima guerra mondiale, Re-
stocrazia della capitale scelse di realizzare sontuose sìna fu luogo di residenza e di villeggiatura non solo
dimore estive lungo la Via Regia delle Calabrie. La dell'aristocrazia ma anche della borghesia napoletana
quantità e la bellezza di quegli edifici era tale che che realizzò numerose residenze accanto a quelle sto-
32 quel tratto di strada fu denominato Miglio d'Oro. Tra riche del Miglio d'Oro. Tra gli ospiti illustri di questo
le più prestigiose si annoverano Villa Campolieto, periodo si annoverano: Gabriele D'Annunzio, Vin-
progettata da Luigi Vanvitelli, Villa Riario Sforza e cenzo Semmola, Adriano Tilgher.
i’M MAGGIO-GIUGNO 2021