Page 31 - Maggio | Giugno 2021 , I'M Magazine
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he dir si voglia, la città ai piedi del
                                                                         Vesuvio  è  famosa  nel  mondo,  so-
                                                                         prattutto per l’eruzione del Vesuvio
                                                                         del ’79 – che la distrusse – e per gli
                                                                         scavi che accolgono ogni anno  più
                                                              Cdi 500.000 visitatori e che, insieme
                                                              a quelli di Pompei e Oplontis, fanno parte del pa-
                                                              trimonio dell'umanità dell'UNESCO.
                                                              L'origine del nome è alquanto controversa: alcuni
                                                              studiosi l'attribuiscono alla corruzione del nome
                                                              Rectina, patrizia romana che possedeva una villa
                                                              ad Ercolano e che chiese soccorso a Plinio il Vec-
                                                              chio in occasione dell'eruzione del 79 d.C. come è
                                                              riportato nella celebre lettera di Plinio il Giovane
                                                              allo storico Tacito; altri fanno discendere il nome
                                                              da “retincula”, ossia le reti utilizzate dai pescatori
                                                              di Ercolano, o dalla resina degli alberi dei boschi
                                                              cresciuti sulle antiche lave, o dal nome del fiume
                                                              che scorreva ai margini di Ercolano. Infine c'è che
                                                              vede in Resìna l'anagramma di sirena, simbolo
                                                              del Comune fino al 1969. Secondo la leggenda, Er-
                                                              colano venne fondata da Ercole nel 1243 a.C., di
                                                              ritorno dall'Iberia.
                                                              La storia ci fornisce un racconto comprensibil-
                                                              mente diverso, ma non meno affascinante: furono
                                                              gli Etruschi tra il X ed l'VIII secolo a.C a fondarla
                                                              e successivamente conquistata dai Greci; passò
                                                              poi prima sotto il dominio dei Sanniti e poi sotto
                                                              quello dei Romani, durante il quale divenne resi-
                                                              denza per l'aristocrazia romana, vivendo il suo
                                                              periodo di massimo splendore. È proprio in tal pe-
                                                              riodo che inizia la di nuovi edifici, come la Basi-
                                                              lica, i due complessi termali e il Teatro. In seguito
                                                              fu  gravemente  danneggiata  dal  terremoto  di
                                                              Pompei del ’62 e poi completamente sepolta sotto
                                                              una coltre di fango e materiali piroclastici a se-
                                                              guito dell'eruzione del Vesuvio del ‘79, la quale,
                                                              col passare degli anni, si solidificò, formando un
                                                              piano di roccia chiamato pappamonte, simile al
                                                              tufo ma più tenero, che protesse i resti della città.
                                                              Dopo la terribile eruzione del 79 d.C. la vita ri-
                                                              prese lentamente sull'area colpita e già nel 121
                                                              d.C. si ha notizia della riattivazione dell'antica
                                                              via litoranea che da Napoli conduceva a Nocera.
                                                              Nella basilica di Santa Maria a Pugliano sono cu-
                                                              stoditi due sarcofagi paleocristiani risalenti al II
                                                              e al IV-V secolo d.C., a testimonianza dell'esi-
                                                              stenza di comunità abitate sul sito dell'antica Er-
                Che dir si voglia, la città ai piedi          colano. Proprio in questa basilica, si venera dal
                                                              Cinquecento il culto della Madonna Assunta, la
                del Vesuvio. è famosa nel mondo,              cui festività ricorre il 15 agosto, e che un tempo
             soprattutto per l’eruzione del Vesuvio           era tale da far affluire a Resina numerosi pelle-
                                                              grini non solo da tutte le contrade vesuviane, ma
               del ‘79 – che la distrusse – e per gli         anche dai versanti orientali del Vesuvio e Napoli.
                 scavi che accolgono ogni anno                Al Seicento invece risalgono anche la Chiesa di
                                                              Santa  Maria  della  Consolazione,  costruita  dai
                  più di 500.000 visitatori e che,            padri Eremitiani Scalzi di Sant'Agostino, e una
                                                              cappella dedicata a Santa Caterina. Ma è soltanto
                    insieme a quelli di Pompei                nel 1700 che Ercolano si eleva a città d’arte e lo
            e Oplontis, fanno parte del patrimonio            fa  in  maniera  del  tutto  inaspettata:  nel  1709  31
                                                              Emanuele Maurizio di Lorena, Principe d'Elbeuf,
                  dell’umanità dell’UNESCO.                   venne a sapere che un contadino, nello scavare


                                                                                          i’M  MAGGIO-GIUGNO 2021
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