Page 36 - Luglio | Agosto 2023 , I'M Magazine
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La fontana dell’Esedra
è formata dalle lagrime di una pia monachella che punto, sotto l'altura di Monteleone, sgorgava un'acqua
pianse senza fine sulla Passione di Gesù". Così scrive la freschissima e pregiata tanto da servire per l'approvvi-
penna di Matilde Serao nel suo Leggende napoletane. gionamento della famiglia reale quando risiedeva a
La storia però dà una versione leggermente diversa Mergellina.
delle vicende che interessano la fontana di Monteoli- La fontana del Cortile delle Carrozze è una delle fontane
veto. Secondo le cronache, infatti, la sua costruzione fu presenti nei cortili della residenza reale. Seppur venne
voluta dal Vicerè don Pietro Antonio d'Aragona, come quasi sempre usata come abbeveratoio per cavalli, ac-
atto di ossequio e ringraziamento nei confronti del re quisì comunque un notevole fascino donatogli dalla sta-
Carlo II di Spagna. Detta per questo "fontana di re Car- tua proveniente dalla fontana dei Quattro del Molo. La
luccio", alla sua creazione parteciparono anche Dionisio fontana del Capone risale al XV secolo ed è opera di Gio-
Lazzari e Cosimo Fanzago, tra i più celebri architetti vanni da Nola. Sua anche la fontana degli Incanti in
dell’epoca. La Fontana del Gigante è divenuta nel tempo piazza di Porto, anche se al rifacimento di alcune parti
una delle più famose fontane monumentali di Napoli. andate distrutte partecipò lo scultore Annibale Cacca-
Voluta dal duca d'Alba don Antonio Alvarez di Toledo, vello, che scolpì la statua di Venere. Chiude il cerchio
viene detta del Gigante perché quando si trovava nell'o- delle fontane ornamentali la fontana al Capo Posillipo,
riginaria locazione, nei pressi di palazzo reale, era vi- con la sua conformazione tipicamente a edicola. Queste
cina alla colossale statua del Gigante. Una seconda de- fontane, magnifiche nella loro edificazione, hanno visto
nominazione le fu assegnata in seguito al 1815, anno in e fatto la storia di Napoli; sono passate, imperturbabili
cui fu rimossa da Piazza Plebiscito e spostata verso il e fiere, dall’epoca medievale a quella monarchica, fino
molo, di fronte alla costruzione dell’Immacolatella, rea- ai giorni nostri, con le più moderne costruzioni.
lizzata da Domenico Antonio Vaccaro. Da quel momento Ma non dimentichiamo che a Napoli esistono anche nu-
la fontana è nota anche come Fontana dell’Immacola- merosissime piccole fontanelle, di ghisa o metallo, per-
tella. Una curiosità poca nota ai più: questa fontana ha lopiù di forma cilindrica, che si trovano solitamente nei
ispirato l'icona del programma pubblicitario Carosello parchi della città o nelle piazzette di quartiere. Sono
(1957 - 1977). Diverse dalle fontane monumentali, sono quelle utilizzate dalla gente comune: studenti ancora
quelle ornamentali, costruite da rilevanti artisti, specie squattrinati e ragazzini che giocano al pallone, mamme
quelle più antiche. Tra queste, merita menzione con lode che le usano per sciacquare le manine dei loro piccoli,
la fontana del Leone Costruita nel XVIII secolo in occa- passanti in cerca di ristoro immediato e accessibile. Ri-
36 sione del rifacimento del Casino reale a Mergellina, fu nine. Fuori, scorre la vita. Caotica e meravigliosa..
gogliosa e limpida scorre l’acqua dentro queste fonta-
voluta da Ferdinando I delle Due Sicilie perché in quel
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