Page 34 - Luglio | Agosto 2023 , I'M Magazine
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un'estensione  di  900  m²  e  una
            capacità contenitiva di 4000 m³
            di massa d’acqua, che raggiunge
            i  40  metri  di  altezza  coi  suoi
            getti vigorosi. Intorno è circon-
            data  da  ottocento  alberi  d'alto
            fusto  (perlopiù  pini  e  lecci)  e
            conta ben 1300 ugelli fatti di ot-
            tone e di bronzo. Spostandoci in
            Piazza Municipio, troviamo l’ico-
            nica fontana del Nettuno, realiz-
            zata  su  disegno  di  Domenico
            Fontana  e  lavorata  da  diversi
            artisti. Di forma circolare, la fon-
            tana è circondata da una balau-
            stra  con  quattro  gradinate  or-
            nate da eleganti viticci a traforo,
            su cui sono posti quattro leoni
            (dai  quali  sgorga  l'acqua)  mo-                                      La fontana del carciofo
            stranti lo scudo della città e del
            duca di Medina e di Carafa. Due
            mostri  marini  versano  l'acqua
            nella vasca centrale sottostante,
            adornata con delfini che caval-
            cano  tritoni  che  a  loro  volta
            emettono  acqua:  una  composi-
            zione dovuta alla mano di Pietro
            Bernini. Al centro della fontana,
            su uno scoglio, due ninfe e due
            satiri  reggono  sulla  testa  una
            coppa sulla quale troneggia una
            statua di Nettuno con tridente
            dalla  quale  zampilla  l'acqua.
            Proseguendo  la  nostra  passeg-
            giata tra le fontane monumen-
            tali, la fontana del Sebeto, che si
            erge in largo Sermoneta è sicu-
            ramente tra le più iconiche. Essa
            rappresenta  le  vicende  del  Se-
            beto, l’antico fiume che scorreva
            nel cuore di Napoli dove la leg-
            genda vuole che fu immerso Ma-
            saniello.  Sembra  infatti  che  il
            cadavere  del  rivoluzionario,
            morto  nel  1647,  sia  stato  im-                                   La fontana di Monteoliveto
            merso proprio nelle sue acque:
            "Quivi lo rizzarono, e lavato che
            l'ebbero al Sebeto, lo portarono a
            Port'Alba." (Tommaso de Santis,
            nell’opera Storia del tumulto di
            Napoli). Nella Villa Comunale,
            tra alberi e giardini, si trova at-
            tualmente  la  fontana  di  Santa
            Lucia, che fu l’orgoglio degli abi-
            tanti  del  quartiere  omonimo,
            dove era originariamente collo-
            cata. La parte centrale è formata
            da un grande arco con tre delfini
            appoggiati su uno scoglio, ai lati
            invece ci sono due lapidi dove è
       34   iscritta la storia della fontana.
            "Tutte le fontane di Napoli sono
            lagrime: quella di Monteoliveto

            i’M  LUGLIO-AGOSTO 2023
                       La fontana della sirena
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