Page 54 - Novembre | Dicembre 2024 , I'M Magazine
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come un fiume che scorre. Lo smarri-
            mento della vita è l’emozione più forte
            che esista, e questa, per quanto mi ri-
            guarda, me la può dare il palcoscenico.
            Come ti senti sul palcoscenico?
            Sei travolto dai sentimenti e dalle emo-
            zioni. Si entra in contatto con se stessi,
            anche se per pochi attimi e quando suc-
            cede, è inebriante.
            Che rapporto hai con la materia,
            con i soldi, col successo?
            Non sono molto pratico, se mi lasci in
            un posto, là mi trovi. Il rapporto col da-
            naro è legato solo alla paura di amma-
            larmi  e  di  non  avere  i  soldi  per  cu-
            rarmi. La salute è il bene più prezioso,
            quindi i soldi mi interessano solo rela-
            tivamente a questo aspetto. Il successo
            è arrivato così lentamente che io nem-
            meno me ne sono accorto. Quando mi
            riconoscono ancora mi meraviglio. Del
            successo mi piace l’affetto, il fatto che
            le persone mi considerino uno di fami-
            glia. E mi piace ricambiarle con un sor-
            riso.      Credo che la malinconia sia un modo di leggere la vita.
    “                A Napoli abbiamo questa duplicità, siamo sempre ironici,                               “






                                     ma al tempo stesso malinconici.



            Da chi hai preso questa gentilezza?
            Di  carattere  somiglio  a  papà.  Mio
            padre, Enzo Maria, era un uomo bellis-
            simo, sembrava l’attore hollywoodiano
            Robert  Mitchum.  Quando  veniva  a
            scuola a parlare con i professori, le ra-
            gazze restavano a bocca aperta. Era
            anche molto dolce. Era un papà tenero,
            ci  preparava  la  colazione,  era  quasi
            femminile nella sua gentilezza. Aveva
            una vena artistica pur facendo l’avvo-
            cato: sapeva suonare e disegnava molto
            bene. Mamma Clotilde era caparbia,
            teneva banco, era una donna molto in-
            telligente.  Le  somiglio  molto  fisica-
            mente.

            Hai mai ansia nel tuo lavoro?
            Ho ansia solo per quello che già sto fa-
            cendo, mai per quello che dovrò fare.
            Dopo mezz’ora dalla fine dello spetta-
            colo inizio a domandarmi se vada tutto
            bene, o se ci sia qualcosa da cambiare.
            siasmo che sono pieno di ottimismo..
       54   Ma riguardo al lavoro futuro non ho mai
            ansia, perchè lo faccio con un tale entu-



            i’M  GENNAIO-FEBBRAIO 2024
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