Page 52 - Gennaio | Febbraio 2023 , I'M Magazine
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Lei è stata la prima a credere in me e nel
            fatto che volessi fare l’attore e me lo ha per-
            messo col suo sostegno. I primi anni ero a
            Roma e lei si toglieva da quei 499, 100 euro
            per darli a me. Era convinta che avrei vinto
            un David e semmai succederà, lo dedicherò
            a lei. Se ne è andata che c’era in onda “Mare
            fuori”. Aveva già iniziato a stare male, ma è
            morta la mattina dopo l’ultima puntata. Se
            l’è vista tutta!
            Chi è Giacomo Giorgio dismessi i panni
            dell’attore?
            Torno a casa e non so bene quale sia la mia
            vita reale. Come se fosse in pausa. Mi accorgo
            che è passato del tempo, ma non me ne sono
            accorto.  Ho  girato  “Sopravvissuti”  in  otto
            mesi e ne ho percepito uno. Lo scorrere del
            tempo lo vedo solo nelle cose e nelle persone:
            un viso che invecchia, un mobile ingiallito.
            Talvolta mi capita anche nel quotidiano di
            perdere questa aderenza temporale. L’altro
            giorno ho girato una scena drammatica in un
            ospedale, in cui sono entrato alle 8 del mat-
            tino. Negli spazi interni la luce del direttore
            della fotografia inganna perché crea un am-
            biente diurno tutto il tempo, ma quando sono
    “              ma era un seme lasciato dentro di me. Quando poi ho girato la scena in                   “
                   La prima frase che mi disse Carmine Elia per spiegarmi Ciro fu: “Il tuo
                    personaggio è la “Guerra di Piero” di De Andrè. Mi sentii disorientato,



                      cui ho ammazzato il mio migliore amico, ho capito cosa intendesse.


            uscito dall’ospedale era notte. Per me era pas-
            sata  un’ora  ed  invece  era  passata  l’intera
            giornata.

            Progetti imminenti?
            Tornerò nella serie “Mare Fuori”. Non posso
            dire come ma ci sarò, e poi ho iniziato le ri-
            prese di “Sangue sull’altare” per Raiuno. È
            la storia di Elisa Claps ed interpreto il fra-
            tello di Elisa, Luciano Claps. Sono molto con-
            tento perché è una responsabilità diversa,
            metto  in  scena  qualcosa  di  vero  e  non  c’è
            nulla da immaginare. È realtà, è cronaca.

            Se potessi chiedere ancora qualcosa ?
            Avendo perso in questi tre anni molte cose
            della vita privata e familiare, spero di tro-
            vare una “quadra” per non perderne altre.
            Dal  punto  di  vista  professionale,  spero  di
            poter fare sempre di più, trovando ruoli e
            spazi che mi consentano di comunicare un
            messaggio.  Magari  anche  facendo  un  film
            mio come regia, scrittura, ed interpretazione.
            vivendo..
       52   Indirizzare la mia carriera in questa scia, è
            un sogno ancora più elevato di quello che sto



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