Page 24 - Novembre | Dicembre 2023, I'M Magazine
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lazione che mostra riprese della città di Napoli.
            Ha solo sei anni la Stazione Università, la più gio-
            vane e la più colorata di Napoli, quasi a omag-
            giare il periodo giovane e spensierato della vita.
            Tinte accese di fucsia e lime per i percorsi assistiti
            dalle sculture di acciaio e pilastri neri, che ricor-
            dano le comunicazioni tra gli esseri umani e le si-
            napsi tra i neuroni del cervello.
            Stazione Vanvitelli ospita i capolavori di ben otto
            maestri dell’arte contemporanea. Nello spettaco-
            lare atrio c’è la divertente installazione di Giulio
            Paolini, dove vi è un grande masso che sembra
            frantumare il recinto trasparente nel quale è in-
            trappolato. I due corridoi posti lateralmente ac-
            colgono da una parte la lunga striscia di Paolini
            che è una sintesi di immagini appartenenti ad
            epoche e stili diversi, dall’altra le fotografie delle
            architetture della città. Sul soffitto blu del piano
            inferiore spicca la magnifica spirale in neon az-
            zurro che rapisce l’attenzione. Sulle pareti late-
            rali sono poste le due grandi stelle in acciaio che
            grazie al gioco dei pieni e dei vuoti riconfigurano
            lo spazio della stazione.
            Ai giorni dell’insurrezione che liberò Napoli dal
            dominio nazista, è dedicata la Stazione Quattro


               Gremite di colori, mosaici, installazioni, sculture e fotografie, le

                metropolitane a Napoli regalano uno spettacolo sorprendente

                         agli amanti dell’arte contemporanea, e non solo.
               Il progetto artistico “Metro dell’Arte”, infatti, rende accessibile

                     a tutti la loro bellezza, al costo di un semplice biglietto.



            Giornate. Moltissime le opere presenti: nell’atrio
            ospita i rilievi in bronzo e i dipinti di Nino Lon-
            gobardi che si riferiscono alla Resistenza napole-
            tana. Lungo le scale mobili che conducono alle
            banchine si trovano diverse opere d’arte: le scene
            di caccia e i “guerrieri” e la scultura in lamiera di
            alluminio  accartocciata.  Il  percorso  di  risalita
            verso l’uscita accoglie tre grandi teche fissate al
            muro con travi in ferro, un’enorme immagine fo-
            tografica di Betty Bee intrappolata in un box, un
            dipinto di Maurizio Cannavacciuolo che si chiama
            “Amore contro natura” ed infine le “Combattenti”,
            opera dedicata alla resistenza durante le Quattro
            Giornate di Napoli.
            L’ingresso della stazione Materdei è molto sugge-
            stivo: completamente rivestito di mosaici e domi-
            nato da una grande stella verde e gialla. La gu-
            glia, in acciaio e vetro colorato che spicca sulla
            struttura, caratterizza la piazza ed elargisce lu-
            minosità all’atrio della stazione, dove si alternano
            i toni del verde e dell’azzurro. Sulla rampa di
       24   scale che conduce ai piani inferiori vi è un mo-
            saico con rilievi in ceramica: un ampio spazio ma-
            rino in cui si disperdono personaggi fantastici, un

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