Page 23 - Novembre | Dicembre 2023, I'M Magazine
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Le meraviglie della



                                                               Metro






                                                         di Napoli










                                                      af=co^k`bp`^=^kaoblif
                                                                  remite di colori, mosaici, installazioni, sculture
                                                                  e fotografie, le metropolitane a Napoli rega-
                                                                  lano uno spettacolo sorprendente agli amanti
                                                                  dell’arte contemporanea, e non solo. Il progetto
                                                                  artistico “Metro dell’Arte”, infatti, rappresenta
                                                     Gun interessante esperimento di inserimento
                                                     permanente di opere d’arte contemporanee in contesto ur-
                                                     bano, rendendo accessibile a tutti la loro bellezza, al costo di
                                                     un semplice biglietto.
                                                     Tra scale mobili e banchine, con l’intento di arrivare da un
                                                     capo all’altro della città, i capolavori artistici perdono la loro
                                                     “solennità”, e acquisiscono un’inclinazione affabile, quasi folk.
                                                     Questo bellissimo concetto di museo aperto rende la metropo-
                                                     litana di Napoli tra le più affascinanti ed efficienti al mondo,
                                                     con una corsa ogni 5 minuti che accompagna lo spettatore nel
                                                     suo percorso quotidiano.
                                                     La prima, tra le stazioni dell’arte, è quella di piazza Garibaldi,
                                                     che diventa un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano
                                                     in città con il treno. Un percorso “futuristico” luminoso e
                                                     profondo, attraversato dalle suggestive scale mobili sospese,
                                                     in vetro trasparente, che permette alla luce del sole di arrivare
                                                     a 40 metri di profondità. Sul passaggio sotterraneo si snoccio-
                                                     lano negozi e caffè, al termine del quale ci si imbatte in una
                                                     parete a specchio con fotografie di passeggeri, a grandezza na-
                                                     turale, in attesa o in movimento. Si tratta delle due installa-
                                                     zioni di Michelangelo Pistoletto, artista biellese, dal titolo
                                                     “Stazione”.  Lo scopo è quello di far interagire i passeggeri
                                                     “veri” in transito con quelli “finti” inglobati all’interno dell’o-
                                                     pera.
                                                     Ugualmente alla stazione Garibaldi, anche l’area che circonda
                                                     la stazione Municipio, la più vicina al porto della città (Molo
                                                     Beverello) è stata notevolmente riqualificata. A poca distanza
                                                     dall’ingresso della metro, infatti, un piazzale ospita la fontana
                                                     del 1500 dedicata al dio Nettuno. È un luogo ricco di testimo-
                                                     nianze archeologiche: durante i lavori sono stati infatti trovati
                                                     resti dell’antico porto di Neapolis, edifici di età angioina e si-
                                                     stemi di difesa legati alla costruzione del Maschio Angioino.
                                                     Portoghesi sono gli architetti che si sono occupati del progetto
                                                     di questa stazione: Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura,
                                                     ai quali si deve l’uso della pietra lavica, intonaco bianco e la
                                                     purezza delle linee che caratterizza gli interni di questa sta-
                                                     zione. In essa inoltre è presente l’opera dell’artista contempo-  23
                                                     ranea Michal Rovner dal nome “Passaggi”, una video instal-


                                                                                        i’M  NOVEMBRE-DICEMBRE 2023
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