Page 56 - Settembre | Ottobre 2020 , I'M Magazine
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del rap, “Veleno” sulla Terra dei fuochi, poi ho girato Per quale genere ti senti più tagliato?
in Francia “Taxi 5” diretto da Luc Besson, per il ci- Non mi sento tagliato per un genere in particolare,
nema “Puoi baciare lo sposo”, “L’eroe” che è un’opera cerco di scegliere i personaggi che mi consentono di
prima, e nell’ultimo anno “Spaccapietre”, un piccolo raccontare. Non faccio mai scelte dettate dal guada-
film che sento sarà molto bello, e la quarta stagione gno, ma dal mio desiderio di raccontare e di crescere.
di “Fargo” prodotta dai fratelli Cohen. Scelgo il progetto.
Che esperienza è stata “Fargo”? Forse è scontato, ma qual è il ruolo a cui sei più
Ho girato per sei mesi a Chicago, siamo stati inter- legato?
rotti poco prima della fine dal Covid: è stata un’espe- Il ruolo di Genny perché per me è il mio biglietto da visita.
rienza unica. Quando lavori negli Stati Uniti sembra
di giocare in Champion League per usare una me- Hai temuto di restare ingabbiato nel personag-
tafora calcistica. Quella americana è una vera e pro- gio di Genny Savastano?
pria industria perché i volumi di affari sono enormi, Non ho mai temuto di restare bloccato in Genny ed
c’erano circa 250 persone sul set, star internazionali anzi, ringrazierò sempre Stefano Sollima per avermi
come il protagonista che è Chris Rock. Insomma ti scelto per questo personaggio, che è il più complesso
accorgi di essere su un altro pianeta. e ricco che un attore possa affrontare. Sarò sempre
grato a Genny e a “Gomorra”, una serie di portata in-
Cosa ti è mancato di più in quei sei mesi? ternazionale che mi ha dato la possibilità di dimo-
Mi è mancata Paola, la mia fidanzata, la mia fami- strare quello che valgo. Il problema di restare ingab-
glia, il camminare tra i vicoli, il sole sul lungomare, biati in un personaggio è solo negli occhi di chi
e i suoni di Napoli. guarda. In ogni personaggio che interpreto cerco
sempre di variare perché fare l’attore dà la possibilità
In attesa della quinta serie di “Gomnorra”, ci come diceva Pirandello, di essere “Uno, Nessuno e
descrivi il rapporto tra Ciro e Genny, sul set e Centomila”.
nella vita.
Il percorso che hanno fatto Ciro e Genny li ha portati Che tipo di studio c’è dietro al personaggio di
nella terza stagione a capire quanto fossero legati e Genny?
interdipendenti, come poi si vede alla fine de “L’Im- C’è tanto studio, ho cercato di curare ogni dettaglio
mortale” quando si trovano uno di fronte all’altro. Bi- al massimo. È stato importante per me ascoltare in-
“ spronato a puntare in alto. Ovviamente per realizzare i propri sogni “
Ho sempre cercato di ambire al meglio e mio padre mi ha sempre
ci vogliono tante componenti: testa, talento, determinazione, fortuna.
Ma l’appoggio dei miei genitori è stato fondamentale.
sognerà attendere la quinta stagione per capire cosa
possibile cosa passasse nella mente di quelle persone.
accadrà. Ma è un rapporto fraterno, fatto di tanto do-
Lo studio è fondamentale per un personaggio, è
lore, ognuno avrebbe potuto dare il colpo di grazia
quello che fa la differenza.
all’altro ma non lo ha fatto. È come se i due fossero terviste, guardare filmati per cercare di capire il più
condannati ad essere amici nemici, una sorta di ma-
ledizione. Nella vita Marco (D’Amore ndr) ed io ab- Ti ha aiutato la tua conoscenza della Napoli di
biamo un rapporto speciale, si è creato sin da subito periferia?
un grande feeling dentro e fuori dal set. Questo ha Quella che si racconta in “Gomorra” non è solo la pe-
aiutato anche gli sceneggiatori e i produttori nelle riferia di Napoli, ma la periferia delle città di tutto il
scelta di tenere i due personaggi legati da un filo in- mondo, che sono fatte di persone che a causa della
visibile, nonostante fossero acerrimi nemici. Marco fame, della povertà, dell’abbandono da parte delle
mi ha fatto crescere, ho sempre cercato di “rubare” istituzioni si trovano a deviare verso vite sbagliate.
tanto da lui, che fa questo lavoro da più tempo di me. Quando si è disperati spesso ci si aggrappa alla mano
Ora che fa anche il regista ancora di più: ci capiamo tesa più vicina che è quella della delinquenza.
al volo.
Sei stato un bambino che ha sempre difeso i
Riesci a trovare un punto in comune tra te e più deboli. Ci racconti un aneddoto?
Genny? Da sempre odio le ingiustizie, sono contro qualunque
L’unica cosa in comune con Genny è il suo senso di forma di prevaricazione sul prossimo e ho combattuto
protezione verso la sua famiglia, formata da Azzurra questo modo di fare con tutte le mie forze. Un aned-
e Pietro. Quel briciolo di umanità che tira fuori nel doto… ho picchiato un ragazzo che aveva dato uno
difenderli è l’unico spiraglio in cui posso trovare qual- schiaffo alla sua fidanzata. Quando vedo violenze so-
56 cosa in comune con lui. prattutto ai danni dei più deboli, intervengo sempre
Tanti personaggi interpretati in pochi anni. istintivamente.
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