Page 52 - Marzo | Aprile 2024 , I'M Magazine
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Interpreti Raffaele di “Un Posto al Sole” da
            28 anni. Si può dire che il personaggio si
            sia fuso con la tua persona?
            Sono un sano bipolare, ho due identità in una,
            Clark kent e Nembo Kid. Non so quale prevalga
            sull’altra, ma forse è più reale la vita di Raffaele
            perché ci convivo 22 ore al giorno. Mia moglie,
            quando torno la sera, dice “Perchè non torna
            Raffaele a casa, che è molto più leggero di Patri-                 “
            zio!”.
            Qual è l’aspetto pesante di Patrizio che lo      Ero assetato di vita, passavo le giornate
            differenzia da Raffaele?                        dagli zii anziani ad ascoltare le loro storie,
            La mia parte pesante è quella più vulnerabile e
            me la provocano i figli perché mi creano molta       mi fermavo nelle portinerie e nelle
            ansia, anche se si tratta di un’ansia tesa all’otti-
            mismo. Sono un padre molto presente, martel-    botteghe perché ero curioso delle vite degli
            lante, ma anche giocoso.
                                                               altri. Questo mio aspetto creava tanta
            Molti  attori  si  annoiano  ad  interpretare
            sempre lo stesso personaggio. Tu come la          ansia a mia madre che mi vedeva una
            vivi invece?
            Se non ti adagi, ma sei una maschera, con la       banderuola al vento, credeva che non
            lunga serialità hai la possibilità di suonare tan-
            tissime corde. Con “Un posto al sole” abbiamo la  avessi una personalità definita, quando
            fortuna di recitare 365 giorni all’anno, per me è
            una lotteria vinta. Ho la possibilità con un solo  invece ne avevo troppe. Avevo la capacità
            personaggio di disegnare tremila umori ed è dif-
            ficile nella vita reale vivere tutte queste emo-    di raccontare gli altri e sono riuscito
            zioni. Ho fatto il padre tenero, il marito geloso, il
            marito violento, la commedia più spinta con mio       a farlo attraverso questo lavoro.
            cognato. Da attore non potrei essere più soddi-
            sfatto. In 28 anni ho fatto l’equivalente di 2000
            film come presenza su un set. Se fai il calcolo noi                             “
            con “Un posto al sole” facciamo un film a setti-
            mana.
            E Patrizio che marito è?
            Come marito non sono certamente per il concetto
            di patriarcato, ho in me molto spiccato l’aspetto
            femminile e devo molto alle donne della mia fa-
            miglia. Sono cresciuto tra tante zie e mia madre,
            che aveva un grande senso artistico, mi ha inse-
            gnato a leggere, ad amare la musica, il teatro.
            Ho  sempre  cercato  di  alimentare  questa  mia
            sensibilità femminile senza pudore, sono uno che
            si commuove, che si intenerisce e non metto freni
            maschili a questo mio lato. Se sono in un salotto,
            finisco a parlare col gruppo delle donne, i discorsi
            dei maschi mi annoiano molto.

            Che genitori ha avuto?
            Ho avuto due genitori splendidi perché hanno
            sempre detto “seguite le vostre passioni” anche
            se, dati i tempi, mio padre ci teneva che pren-
            dessi la laurea. Ora lo comprendo perché, pur es-
            sendo io un artista, ho l’ansia verso i miei figli
            che hanno scelto indirizzi artistici: Giordano ha
            scelto di fare il regista e Tommaso lo scultore.

            Hai anche un’innata predisposizione alle
       52   relazioni sociali e all’imprenditoria.
            La mia sete di relazioni nasce proprio da questa


            i’M  MARZO-APRILE 2024
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