Page 46 - Maggio | Giugno 2021 , I'M Magazine
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Percorrendo la vivace Via Roma fino alla piazzetta
            Sancio Cattolico si possono scorgere due simboli reli-
            giosi assai cari ai marittimi procidani: il crocifisso li-
            gneo del 1845 e la Chiesa di Santa Maria della Pietà,
            il cui caratteristico campanile barocco non passa certo
            inosservato. Definita per la sua posizione la “Terrazza
            di Procida”, Sèmmarèzio è una meravigliosa piazzetta
            che, a seguito dell’impiccagione di sedici cittadini col-
            pevoli di aver aderito alla Repubblica napoletana, cam-
            biò il nome in Piazza dei Martiri.
            Dominano la piazza il Santuario di Santa Maria delle
            Grazie, un bellissimo esempio di architettura in stile
            barocco e il Palazzo De Iorio, edificato nella seconda
            metà del XVIII sulle fondamenta di un edificio gotico.
            Lasciandoci Sèmmarèzio alle spalle, troviamo Sant'An-
            tonio, che è la zona centrale dell’isola di Procida. Il ful-
            cro è Piazza Olmo, piccolo spiazzo da cui si diramano
            tante piccole arterie che conducono in posti assoluta-
            mente da visitare. Da qui, infatti, è possibile raggiun-
            gere a piedi ogni punto dell’isola: niente dista dalla
            piazza più di 1 km e mezzo! A destra della piazza, pren-
            dendo via Flavio Gioia, si raggiungono la famose Spiag-
            gia del Ciraccio e Spiaggia del Ciracciello, delimitate da
            due splendidi faraglioni tufacei. È questo il tratto sab-
            bioso più lungo di tutta l’isola e il più ricco di stabili-
            menti  e  chioschetti,  dove  il  sole  è  presente  tutto  il
            giorno e il maestrale soffia di frequente nel pomeriggio.
            La spiaggia del Ciracciello è chiamata anche la Spiag-
            gia della Chiaiolella la cui costa è caratterizzata da fon-
            dali bassi e dalla presenza variegata di aree rocciose e


              La piccola isola di Arturo aggiunge alla già consistente lista l’ennesimo motivo

               per visitarla: il 18 gennaio è stata proclamata Capitale italiana della cultura
               2022, soprattutto, dicono, per la sua dimensione patrimoniale e paesaggistica.


            altre ricoperte da una rigogliosa macchia mediterranea,  Questo angolo di natura affacciato sulla terraferma, al
            che rende ancor più suggestivo il paesaggio. La Spiag-  calar della sera, si tinge di un intenso colore rosa, com-
            gia della Chiaiolella è la più frequentata dai tursiti;  plice il giallo arancio del tramonto e l’azzurro del cielo.
            anche su questa porzione di arenile il sole splende a  Scendendo per la strada che costeggia il versante occi-
            tutte le ore, mentre nel pomeriggio è frequente che si  dentale dell’isola, si raggiunge la piccola e accogliente
            alzi il maestrale rendendo il mare anche un po’ mosso,  baia a forma di ferro di cavallo, dove sorge la Spiaggia
            ma non per questo meno affascinante. Da qui, è possi-  del Pozzo Vecchio, più notoriamente conosciuta come
            bile godere di un panorama unico sull’Isolotto di Vivara  la Spiaggia del Postino, è qui infatti che fu girata una
            e sulla vicinissima isola d’Ischia. Alle spalle della spiag-  delle  scene  più  intese  del  celebre  film  di  Massimo
            gia c’è anche una romantica darsena su cui si affacciano  Troisi,  precisamente  quella  in  cui  Mario  (Massimo
            numerose strutture turistiche, bar e ristoranti. Passeg-  Troisi) e Beatrice (Mariagrazia Cucinotta) si incontrano
            giare qui la sera permette di godere dell’atmosfera ma-  e  si  innamorano  per  la  prima  volta.  Come  tutte  le
            gica di questo affascinante angolo di Procida. Tra le più  spiagge di Procida, anche questa si presenta di colore
            belle spiagge dell’isola c’è la piccola e panoramica spiag-  scuro, quasi a voler ribadire l’origine vulcanica, una ca-
            gia della Lingua, che affaccia sul canale di Procida, pro-  ratteristica che regala un gioco di contrasti unico, ren-
            prio  di  fronte  al  promontorio  di  Monte  di  Procida.  dendo l’azzurro del mare ancor più intenso.
            Spalle ai traghetti, è ubicata all’estremità sinistra del  Lasciando la costa e addentrandoci nel centro dell’i-
            porto  di  Marina  Grande  e  a  differenza  delle  altre  sola, troviamo Terra Murata. Nucleo religioso e cultu-
            spiagge, caratterizzate da una sabbia spessa e scura, è  rale del borgo di Terra Murata è l’Abbazia di San Mi-
            completamente ricoperta di ciottoli. Nonostante sia vi-  chele Arcangelo, una fondazione benedettina che risale
            cinissima al porto, non ha perso il suo fascino naturali-  al XI secolo, distrutta e poi ricostruita nel corso dei se-
            stico e un po’ selvatico che il costone di roccia ricoperto  coli. L’imponente complesso abbaziale testimonia il
       46   da vegetazione che la racchiude e le sue acque di un in-  ruolo che aveva in passato quale centro religioso e cul-
            tenso colore blu dovuto a fondali più alti le conferiscono.  turale dell’isola.


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