Page 38 - Maggio | Giugno 2019 , I'M Magazine
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La stazione Quattro Giornate
              Tra scale mobili e banchine, con l’intento di arrivare da un

            capo all’altro della città, i capolavori artistici perdono la loro
                  “solennità”, e acquisiscono un’inclinazione quasi folk.




            zione che mostra riprese della città di Napoli.
            Ha solo sei anni la stazione Università, la più giovane
            e la più colorata di Napoli, quasi a omaggiare il periodo
            giovane e spensierato della vita. Tinte accese di fucsia
            e lime per i percorsi assistiti dalle sculture di acciaio e
            pilastri neri, che ricordano le comunicazioni tra gli es-
            seri umani e le sinapsi tra i neuroni del cervello.
            Stazione Vanvitelli ospita i capolavori di ben otto mae-
            stri dell’arte contemporanea. Nello spettacolare atrio
            c’è la divertente installazione di Giulio Paolini, dove vi
            è un grande masso che sembra frantumare il recinto
            trasparente nel quale è intrappolato. I due corridoi
            posti lateralmente accolgono da una parte la lunga stri-
            scia di Paolini che è una sintesi di immagini apparte-
            nenti ad epoche e stili diversi, dall’altra le fotografie
            delle architetture della città. Sul soffitto blu del piano
            inferiore spicca la magnifica spirale in neon azzurro che
            rapisce l’attenzione. Sulle pareti laterali sono poste le
            due grandi stelle in acciaio che grazie al gioco dei pieni  La stazione Rione Alto
            e dei vuoti riconfigurano lo spazio della stazione.  di Maurizio Cannavacciuolo che si chiama “Amore con-
            Ai giorni dell’insurrezione che liberò Napoli dal domi-  tro natura” ed infine le “Combattenti”, opera dedicata
            nio nazista, è dedicata la stazione Quattro Giornate.  alla resistenza durante le Quattro Giornate di Napoli.
            Moltissime le opere presenti: nell’atrio ospita i rilievi  L’ingresso della stazione Materdei è molto suggestivo:
            in bronzo e i dipinti di Nino Longobardi che si riferi-  completamente rivestito di mosaici e dominato da una
            scono alla Resistenza napoletana. Lungo le scale mo-  grande stella verde e gialla. La guglia, in acciaio e
            bili che conducono alle banchine si trovano diverse  vetro colorato che spicca sulla struttura, caratterizza
            opere d’arte: le scene di caccia e i “guerrieri” e la scul-  la piazza ed elargisce luminosità all’atrio della sta-
            tura in lamiera di alluminio accartocciata. Il percorso  zione, dove si alternano i toni del verde e dell’azzurro.
            di risalita verso l’uscita accoglie tre grandi teche fissate  Sulla rampa di scale che conduce ai piani inferiori vi è
       38   al muro con travi in ferro, un’enorme immagine foto-  un mosaico con rilievi in ceramica: un ampio spazio
            grafica di Betty Bee intrappolata in un box, un dipinto  marino in cui si disperdono personaggi fantastici, un


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