Page 37 - Maggio | Giugno 2019 , I'M Magazine
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G stallazioni, sculture e foto-
remite di colori, mosaici, in-
grafie, la metropolita a Na-
poli regala uno spettacolo
sorprendente agli amanti
dell’arte contemporanea, e
non solo. Il progetto artistico “Metro del-
l’Arte”, infatti, rappresenta un interes-
sante esperimento di inserimento perma-
nente di opere d’arte contemporanee in
contesto urbano, rendendo accessibile a
tutti la loro bellezza, al costo di un sem-
plice biglietto. Tra scale mobili e banchine,
con l’intento di arrivare da un capo all’al-
tro della città, i capolavori artistici per-
dono la loro “solennità”, e acquisiscono
un’inclinazione affabile, quasi folk.
Questo bellissimo concetto di museo
aperto rende la metropolitana di Napoli
tra le più affascinanti ed efficienti al
mondo, con una corsa ogni 5 minuti che
accompagna lo spettatore nel suo percorso
quotidiano.
La prima, tra le stazioni dell’arte, è quella
di piazza Garibaldi, che diventa un bel La stazione Università
biglietto da visita per i turisti che arrivano
in città con il treno.
Un percorso “futuristico” luminoso e pro- Il progetto artistico “Metro dell’Arte”
fondo, attraversato dalle suggestive scale
mobili sospese, in vetro trasparente, che rappresenta un interessante
permette alla luce del sole di arrivare a 40
metri di profondità. Sul passaggio sotter- esperimento di inserimento
raneo si snocciolano negozi e caffè, al ter-
mine del quale ci si imbatte in una parete permanente di opere d’arte
a specchio con fotografie di passeggeri, a
grandezza naturale, in attesa o in movi- contemporanee in contesto urbano,
mento. Si tratta delle due installazioni di
Michelangelo Pistoletto, artista biellese, rendendo accessibile a tutti la loro
dal titolo “Stazione”. Lo scopo è quello di
far interagire i passeggeri “veri” in tran- bellezza al costo di un biglietto.
sito con quelli “finti” inglobati all’interno
dell’opera.
Ugualmente alla stazione Garibaldi,
anche l’area che circonda la stazione Mu-
nicipio, la più vicina al porto della città
(Molo Beverello)è stata notevolmente ri-
qualificata. A poca distanza dall’ingresso
della metro, infatti, un piazzale ospita la
fontana del 1500 dedicata al dio Nettuno.
È un luogo ricco di testimonianze archeo-
logiche: durante i lavori sono stati infatti
trovati resti dell’antico porto di Neapolis,
edifici di età angioina e sistemi di difesa
legati alla costruzione del Maschio An-
gioino. Portoghesi sono gli architetti che si
sono occupati del progetto di questa sta-
zione: Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de
Moura, ai quali si deve l’uso della pietra
lavica, intonaco bianco e la purezza delle
linee che caratterizza gli interni di questa
stazione. In essa inoltre è presente l’opera
dell’artista contemporanea Michal Rovner 37
dal nome “Passaggi”, una video installa-
i’M MAGGIO-GIUGNO 2019
La stazione Vanvitelli