Page 48 - Luglio | Agosto 2019 , I'M Magazine
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di una serie molto lunga da girare interamente a Miami. Se
            avessi accettato nel mio destino non ci sarebbe stato questo.

            Da poco era in Italia, quando Carlo Conti l’ha voluta per
            “Sanremo”. Cosa ha rappresentato per lei quella espe-                 “
            rienza?
            Dall’inizio della mia carriera ho avuto la possibilità di scoprire  Il bilancio del mio
            tanti lati del mio carattere e la mia versatilità. Sono cresciuta
            molto professionalmente ed in questo mi ha aiutato tanto il Fe-   percorso in Italia
            stival di Sanremo, arrivato quando non ero conosciuta. Il Fe-
            stival o ti lancia o ti brucia e per me è stata una grande oppor-  è completamente positivo.
            tunità. Posso dire che per me ci sia stato un prima e un dopo    Tutto quello che mi
            Sanremo. La gente ha potuto conoscere Rocìo persona e non il
            personaggio. Su quel palco ho portato tutti i miei lati del ca-  è accaduto mi ha fatto
            rattere, pregi e difetti: la dolcezza, la mia sensibilità, le imper-
            fezioni, l’autoironia…
                                                                           diventare una persona
            Questo “dopo Sanremo” come è stato?
            Subito dopo il Festival ho avuto la possibilità di fare “Tango         migliore.
            per la libertà” con Alessandro Preziosi diretto da Negrin. Una
            storia struggente sui desaparecidos. È stata una grande re-
            sponsabilità per me ed è stato un grande successo.              crescere, mi ha fatto “

            Come l’hanno accolta i colleghi italiani?
            Sui set mi sono sempre trovata benissimo, dalla troupe ai col-
            leghi. Io non sono per niente competitiva e mi rimbocco le ma-
            niche affinchè i progetti riescano al meglio. Poi sono molto “alla
            mano”.

            Ciò che risalta di lei è il fatto che la sua indiscutibile
            bellezza passi in secondo piano rispetto alla sua perso-
            nalità, alla sua dolcezza. Lei è una donna molto sem-
            plice. Come mai non ha scelto la strada facile della “bel-
            lona”?
            Ma sa, io sono sempre stata fedele a me stessa. Mi distinguo
            perché ho deciso di essere fedele alla mia anima. Siamo tutti
            fatti della stessa pasta, non credo ci sia un essere superiore a
            un altro, o che uno sia migliore perché è un personaggio noto.
            Io credo nei cuori. Sono uguale con tutti, con lei come con mia
            madre. Peraltro le persone più importanti che ho conosciuto, i
            più grandi artisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare, sono
            stati sempre i più umili.
            Il suo esordio italiano le è costato anche qualche pre-
            giudizio a causa della sua storia d’amore con Raoul
            Bova nata dopo il fil “Immaturi-il viaggio”… È stata
            dura per lei che era giovanissima?
            Il bilancio del mio percorso in Italia è completamente positivo.
            Tutto quello che mi è accaduto mi ha fatto crescere, mi ha fatto
            diventare una persona migliore.

            Ha fede?
            Ho molta fede. Non vado in chiesa tutte le domeniche, ma
            quando sento il bisogno di andarci, come oggi, ci vado. Più
            passa il tempo, più mi si rafforza la fede. E spesso vado a se-
            dermi ad una panca in chiesa anche per dieci minuti e prego.

            La sua carriera è decollata velocemente e di recente è
            passata anche alla conduzione. Le è piaciuto questo
            ruolo diverso?
            La mia carriera è stata magica. Mi sono impegnata molto, ho
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            st’anno la conduzione di “Ballando con le stelle” in Spagna.


            i’M  LUGLIO-AGOSTO 2019
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