Page 62 - Luglio | Agosto 2018, I'M Magazine
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“
Il bilancio della mia
professionale è certamente
positivo anche se penso “si
può fare sempre di più”.
Nonostante io adori il mio
lavoro, mi sono sempre
votata moltissimo alla
famiglia. La sfida
è certamente riuscire in
tutto, ma inevitabilmente
quando diventi madre
ti precludi alcune
possibilità.
“
stando attenta alla dieta, e a condurre una vita sana. zione. Per fortuna ho appena finito di girare con Ales-
sandro Gassman “I bastardi di Pizzofalcone” che
E come la mette con la parmigiana di melan- uscirà verso ottobre. Finalmente la grande gioia di
zane? un ruolo drammatico. A me piacerebbe poter variare,
Eh quella è una mia debolezza! Mangio di tutto e poi fare sempre la comica è un po’ limitante. Sono grata
faccio venti giorni di vita francescana. a D’Alatri di avermi dato questa possibilità che so-
gnavo da tempo.
Ha mai pensato alla chirurgia plastica?
Non critico nessuno, ma a me fa una impressione in- Altri ruoli drammatici li ricordiamo in
credibile. Solo un cambio del colore di capelli mi “Meucci, l’italiano che inventò il telefono”,
sciocca, figurarsi cambiarmi i connotati. Non potrei “Anita”, “Donne di mafia”, mostrando un ta-
mai. Quindi vitamine, massaggi, jogging, ma le boc- lento poliedrico. Perché non ha tentato in “Go-
che a canotto no. Per una attrice ancora di più. Come morra”?
si fa a fare un film d’epoca con il viso rifatto? Bisogna Per la stessa ragione. “Gomorra” mi sarebbe piaciuto
invece tenersi le proprie rughe e farne tesoro. moltissimo ma si dice scelgano solo facce sconosciute.
Allora voglio fare proprio una polemica: adesso che i
Ha iniziato la sua carriera con registi impe- protagonisti sono diventati famosissimi, come la met-
gnati, e poi si è buttata nel nazional popolare. tiamo? È un controsenso. È giusto far entrare i gio-
Si sente un po’ etichettata? vani e dare spazio a nuovi attori, ma escludere
62 Molto. In Italia se fai ruoli comici resti bollato e que- apriori attori perché già noti, la trovo una discrimi-
sto non lo trovo giusto. È una forma di discrimina- nazione al contrario.
i’M LUGLIO-AGOSTO 2018