Page 39 - Gennaio | Febbraio 2023 , I'M Magazine
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cone distintive di Napoli, che le valgono il
                                                                     titolo di città obliqua, aneddoti romantici
                                                                     e un po' d'antan al frenetico urban style, le
                                                                     scale a Napoli vengono percorse da mi-
                                                                     gliaia  di  persone  al  giorno.  Utilizzate
                                                               Ianche dagli amanti del jogging, se ne con-
                                                               tano oltre 200.
                                                               Questi antichi percorsi pedonali sono nati per esi-
                                                               genze urbanistiche ed oggi sono considerati dei
                                                               veri e propri capolavori. Attraversano quartieri
                                                               cittadini, alla volta di monasteri e chiese, collegano
                                                               un quartiere all’altro ed offrono passeggiate dal
                                                               panorama indimenticabile.
                                                               La loro comparsa si deve all'espansione della città
                                                               oltre le mura, dove un tempo scorrevano copiosi
                                                               torrenti e sorgenti. I primi esemplari appaiono già
                                                               nel XVI secolo quando il viceré Don Pedro Álvarez
                                                               de Toledo, oltre a creare una vasta zona esclusiva-
                                                               mente per le guarnigioni spagnole (oggi corrispon-
                                                               dente alla zona di Montecalvario), decise di espan-
                                                               dere la città verso la collina del Vomero. Per con-
                                                               giungere la città bassa e la nascente città alta ven-
                                                               nero realizzati i Gradoni di Chiaia e le Rampe
                                                               Brancaccio, le prime vie gradinate di Napoli. Per-
                                                               correndo  i  Gradoni  in  salita  si  attraversano  i
                                                               Quartieri Spagnoli e si giunge al Corso Vittorio
                                                               Emanuele: un percorso pedonale caratteristico, ca-
                                                               pace di offrire la più pittoresca fotografia della vita
                                                               quotidiana nei popolari quartieri, la cartolina della
                                                               città più famosa al mondo: quella dei panni stesi
                                                               al sole. In discesa dai Quartieri, abbandonando le
                                                               strade  addo  o  sole  nun  se  vere,  si  giunge  alle
                                                               Rampe Brancaccio (e ai loro meravigliosi scorci su
                                                               Napoli) attraverso le quali si arriva nel pieno cen-
                                                               tro di Chiaia, a via dei Mille, tra sontuose boutique
                                                               di moda, eleganti edifici in stile Liberty e i siti più
                                                               famosi della città, il lungomare con Castel del-
                                                               l'Ovo, la Riviera di Chiaia.
                                                               Un’altra  delle  cerniere  pedonali  funzionali  tra
                                                               Chiaia e il corso Vittorio Emanuele è la rampa di
                                                               Santa Caterina da Siena. Grosso fiato serve per
                                                               scalare la rampa ricavata nel 1932 escavando il
                                                               terreno della montagnola che accedeva alla piaz-
                                                               zetta soprastante. Trolley, borse, zaini con libri,
                                                               buste della spesa, e ogni altro peso accessorio ren-
                                                               deranno più dura la salita, ma dall'alto sembrerà
                                                               di aver conquistato l'Everest.
                                                               Altra storia sono le scale di Santa Maria Appa-
              Questi antichi percorsi pedonali sono            rente che conducono, zigzagando tra i vicoli, sem-
                                                               pre alle strade eleganti di Chiaia. Racchiuse da ve-
              nati per esigenze urbanistiche ed oggi           nusti palazzi, caratterizzano la "Napoli Bene" e
                                                               nascondono un piccolo borgo, dove la vita di un
                sono considerati dei veri e propri             tempo sembra essersi conservata, e il caos del traf-
                                                               fico e le luci della metropoli non riescono a pene-
               capolavori. Attraversano quartieri              trare il muro di tranquillità.
                cittadini, alla volta di monasteri e           Ad impreziosire la passeggiata vi è la Chiesa di
                                                               Santa  Maria  Apparente,  fondata  nel  1581  per
                  chiese, collegano un quartiere               ospitare l'immagine sacra della Vergine preceden-
                                                               temente conservata in una edicola votiva. Una tra-
                 all’altro ed offrono passeggiate              dizione orale collega il titolo dell'edificio ecclesia-
                 dal panorama indimenticabile.                 stico ad un fatto misterioso: il titolo di "apparente"  39
                                                               è stato indicato sempre dal popolo, dopo che alcuni
                                                               pescatori, dispersi a mare in una notte burrascosa,


                                                                                         i’M  GENNAIO-FEBBRAIO 2023
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