Page 28 - Gennaio | Febbraio 2022 , I'M Magazine
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del grande corpo di Napoli, perfet-
            tamente inserito in quell’anfratto
            di collina che ammaliò pensatori,
            artisti e scrittori di tutt’Europa.
            Il  palazzo  subì  alcuni  danni  du-
            rante la rivolta di Masaniello del
            1647  e  durante  il  terremoto  del
            1688.  Nel  corso  del  XIX  secolo
            sono stati numerosi i passaggi di
            proprietà che lo hanno fatto diven-
            tare  prima  una  fabbrica  di  cri-
            stalli, poi un albergo, successiva-
            mente sede della Banca d'Italia.
            Attualmente il palazzo è suddiviso
            tra i proprietari e ha come unica
            destinazione d’uso quella di abita-
            zione privata.
            Sulla storia di Palazzo Donn’Anna
            sono stati versati fiumi di inchio-
            stro che hanno generato leggende
            e racconti che ancora oggi rinno-
            vano il mistero che lo avvolge.
            Questi miti e leggende affondano
            le loro radici in epoche lontanis-
            sime  e  incontrano  le  vicende  di


             La celebre Regina Giovanna II D’Angiò passò agli annali anche per il suo
             indomabile desiderio d’amore che la spingeva a circuire giovani avvenenti

              con cui era solita trastullarsi, un desiderio assecondato proprio a Palazzo
             Donn’Anna, congeniale per le opportunità fornite dal doppio ingresso che

                 avrebbe garantito comode vie di fuga e l’anonimato degli avventori.




            due  nobildonne,  ricordate  dalla
            memoria collettiva per il loro vis-
            suto  eccentrico  e  disinibito.  La
            prima di queste nobildonne è la ce-
            lebre Regina Giovanna II D’Angiò,
            che  visse  nel  Regno  durante  la
            prima  metà  del  1400.  Giovanna
            passò agli annali anche per il suo
            indomabile desiderio d’amore che
            la spingeva a circuire giovani av-
            venenti con cui era solita trastul-
            larsi,  un  desiderio  assecondato
            proprio a Palazzo Donn’Anna, con-
            geniale per le opportunità fornite
            dal  doppio  ingresso  che  avrebbe
            garantito comode vie di fuga e l’a-
            nonimato degli avventori consen-
            tendo  così  notti  di  passione  lon-
            tano da occhi indiscreti che avreb-
            bero  tramato  alle  sue  spalle  e
            messo a repentaglio la sua reputa-
            zione di regina. La leggenda narra
       28   che le anime di questi sciagurati
            amanti tuttora si aggirino nei sot-


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