Page 54 - Novembre | Dicembre 2022, I'M Magazine
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non mi piace la situazione, sono capace
            di rinunciare a un lavoro.

            Sei in tournee con la trasposizione
            teatrale di “Mine vaganti”. Ferzan
            che persona è?
            Si, sarà una lunga tournee e a Marzo
            sarò a Napoli al teatro Acacia. Ferzan è
            un uomo di grande sensibilità, colto e
            molto accogliente. Quando lavori con lui
            ti senti in una famiglia allargata. È gra-
            zie alla sua profondità che riesce a trat-
            tare sempre temi delicati.

            Tv,  cinema  o  teatro:  in  quale  di-
            mensione ti senti più a tuo agio?
            Il lavoro dell’attore è uno solo: quello di
            raccontare emozioni. Io sto bene in ogni
            ambito, sia sul set che sul palco. A tea-
            tro,  certo,  si  dà  più  peso  alle  parole,
            mentre  sul  set  hai  una  macchina  da
            presa  e  puoi  parlare  anche  con  gli
            sguardi. Ma è solo la tecnica che cambia.
            Quale cinema ti piace?
            Amo il cinema neorealista, il mio primo
            amore è stato “Scugnizzi” di Nanni Loy
          “               Napoli è una città difficile ed è anche difficile da definire.               “


                           Il mio rapporto con Napoli è viscerale, Napoli è Madre
                                 e io non riesco a cambiarla per nessun’altra.




            che poi si avvicina molto a “Mare Fuori”.
            Mi piace raccontare la realtà, le temati-
            che sociali, personaggi di grande cara-
            tura  umana…  Ho  interpretato  il  me-
            dico,  il  poliziotto,  l’omosessuale,  ma
            quello che per me conta più di tutto è la
            sceneggiatura. Devo innamorarmene.

            Hai desideri per il futuro?
            Sono molto centrato sul presente, mi godo
            quello che ho, non penso molto al dopo.

            Che papà sei?
            Sono un papà abbastanza simile a Mas-
            simo, molto protettivo e pronto a rinun-
            ciare a qualunque cosa per il loro bene.
            Dopo  il  primo  figlio  maschio,  da
            poco hai avuto una femminuccia.
            Che differenza c’è?
            Le femminucce hanno un’altra furbi-
            zia, è piccolissima ma già mi corteggia.
            Col maschietto c’è voluto più tempo per
            instaurare un rapporto, all’inizio i ma-
            mediata..
       54   schi  sono  solo  della  mamma.  Con  la
            femmina, invece, c’è una chimica im-



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