Page 44 - Novembre | Dicembre 2019 , I'M Magazine
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nità  a  lato  della  Dea  rappresen-
            tano i fiumi siciliani dai quali sgor-
            gano forti zampilli d'acqua. A chiu-
            dere la serie delle fontane, prima
            della Grande Cascata, la Fontana
            di Venere e Adone: un grandioso
            gruppo marmoreo che mostra Ve-
            nere intenta a dissuadere Adone
            dall'andare a caccia per evitare che
            possa  essere  ucciso  da  un  cin-
            ghiale.  Intorno  ai  protagonisti,
            ninfe, cani, fanciulli e amorini.
            In fondo al parco troneggia indi-
            scussa la Grande Cascata, da cui
            una notevole mole d'acqua preci-
            pita in un bacino ornato di statue
            di Diana e Atteone: da una parte,
            Diana, circondata da ninfe, sta per
            immergersi nelle acque, dall'altra,
            Atteone,  che  avendo  osato  guar-
            dare Diana nella sua nudità, è già
            in parte trasformato in cervo.


               Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è soprattutto

              all’esterno che la Reggia di Caserta riserva il suo spettacolo più bello.
             La sua sontuosità si evince sin dall’ingresso, quando tra gli archi della

               galleria centrale, i giardini si estendono a perdita d’occhio. Il Parco
                combina la tradizione del giardino rinascimentale italiano con il

             Giardino Inglese, che emula in tutto e per tutto la natura nei suoi corsi
                  d’acqua, nei laghetti, nelle rovine secondo la moda legata alla

             scoperta di Pompei, e nelle tante piante, per un’estensione di 120 ettari.



            Così  termina  il  bellissimo  Parco
            della Reggia, ricco di piante rare e,
            secondo qualcuno, di ritualità mas-
            sonica. Come il Palazzo, anche il
            Parco Reale deve le sue origini a
            una storia di emulazione e rivalità:
            la regina Maria Carolina, che inve-
            stì  la  sua  fortuna  personale  per
            realizzarlo, voleva che il giardino,
            non  solo  doveva  reggere  il  con-
            fronto,  ma  oscurare  il  “gemello
            francese”  commissionato  da  sua
            sorella Maria Antonietta regina di
            Francia.
            Un investimento che comportò lo
            stanziamento  di  moltissimi  du-
            cati, oltre a quelli già concessi per
            la Reggia, perché tutti potessero
            ammirare l’opera e asserire che il
            les..
       44   Parco Reale di Caserta fosse più
            bello del Petit Trianon di Versail-



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