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Dal 1780, anno in cui fu abitato per la
prima volta, il Palazzo ospitò illustrissimi
padroni di casa: Gioacchino Murat,
Ferdinando IV (divenuto dopo
il congresso di Vienna Ferdinando I delle
Due Sicilie), Francesco I, Ferdinando II
e Francesco II, col quale ebbe termine
in Italia la dinastia dei Borbone.
Il 22 novembre dello stesso anno, l'architetto sotto- Dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell’umanità, è
pose al sovrano il progetto definitivo per l'approva- soprattutto all’esterno che la Reggia di Caserta ri-
zione. Due mesi dopo, il 20 gennaio 1752, giorno del serva il suo spettacolo più bello. La sua sontuosità si
compleanno del re, nel corso di una solenne cerimo- evince sin dall’ingresso, quando tra gli archi della
nia alla presenza della famiglia reale, fu posta la galleria centrale, i giardini si estendono a perdita
prima pietra. d’occhio. Il Parco combina la tradizione del giardino
Novantaquattro anni dopo, la Reggia fu terminata rinascimentale italiano con il Giardino Inglese, che
da Vanvitelli figlio, che, seguendo il progetto del emula in tutto e per tutto la natura nei suoi corsi
padre, ne fece un maestoso complesso di 1200 stanze d’acqua, nei laghetti, nelle rovine secondo la moda
e 1742 finestre, per una spesa complessiva di legata alla scoperta di Pompei, e nelle tante piante,
8711000 ducati. per un’estensione di 120 ettari.
Dal 1780, anno in cui fu abitato per la prima volta, il Seguendo la celebre “via d’acqua”, disposta su un
Palazzo ospitò illustrissimi padroni di casa: Gioac- asse sud-nord, si incontrano sette vasche che for-
chino Murat, Ferdinando IV (divenuto dopo il con- mano altrettante cascate e fontane: la Fontana Mar-
gresso di Vienna Ferdinando I delle Due Sicilie), gherita, da cui si distribuiscono due rampe laterali
Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, col quale semiellittiche, che assecondano l’andamento della
ebbe termine in Italia la dinastia dei Borbone. Suc- collina; la Fontana dei Delfini, che prende il nome
cessivamente, la Reggia fu adibita a residenza di cac- dalla sovrapposta fontana formata da imponenti del-
cia dei re. fini di foggia grottesca dalle cui bocche proviene l'ac-
Con l'annessione del Regno di Napoli al neonato qua che l'alimenta; la successiva Fontana di Eolo
Regno d'Italia, il Palazzo venne utilizzato occasional- rappresenta il dio che, sollecitato da Giunone, suscita
mente per alcuni membri di casa Savoia, sino a la furia dei venti contro Enea e i Troiani, maestoso
quando Vittorio Emanuele III lo cedette allo stato l'emiciclo a porticato che chiude, sovrastandola, la
italiano nel 1919. vasca alimentata da una cascata che conclude come
Da allora le sue cinta accolgono manifestazioni, mo- un velo alcuni fornici del portico. Più avanti, la Fon-
stre e concerti, oltre che nugoli di turisti incuriositi, tana di Cerere, opera in marmo di Carrara di Gae-
42 i quali, forniti di smartphone, provano a catturare in tano Salomone, rappresenta Cerere che sostiene la
uno scatto la regale magnificenza di epoche tra- medaglia della Trinacria e tutt'intorno ninfe e dra-
scorse. ghi, le conchiglie, i tritoni e le anfore delle due divi-
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