Page 28 - Settembre - Ottobre 2018 | I'M Magazine
P. 28
fumo inebriante. Vista dal mare, sembra quasi crollare nese per gli amanti dello snorkeling, ma anche per gli
nelle acque blu che la lambiscono. Salendo con lo stimatori del relax, i luoghi dove la vita marina si tra-
sguardo, invece, lo scenario ai nostri occhi è di un au- duce in uno stile di vita rilassante e divertente. Le
tentico presepe: vicoli e stradine che intersecandosi tra spiagge di Positano sono diverse, nei loro comuni pae-
loro danno vita a un pittoresco labirinto ricco di bouti- saggi spettacolari: è possibile scegliere quella più sel-
que, sartorie, negozi di artigiani e gallerie d’arte, e tra vaggia di Laurito, che si raggiunge tramite una rampa
la sinuosità di queste vie si passa per la splendida cu- di scale e dalla quale si gode di un’atmosfera tranquilla
pola maiolicata della chiesa medievale di Santa Maria e informale. Scelta dalle celebrità è la spiaggia di
Assunta. Arienzo: con una scaletta di 300 gradini, si arriva alla
La leggenda narra che, tanti anni fa (XII secolo d.C.), spiaggia dove il sole tramonta più tardi e il tempo tra-
una nave che trasportava un quadro della Madonna, scorre vivace a ritmo di mojito e caipiroska. La spiag-
di stile Bizantino, stesse solcando le acque del Mar Tir- gia principale di Positano è Marina Grande, vivace e
reno, dinanzi ad un paesino. La bonaccia di quel giorno frequentata da turisti e vip ai quali si prospetta l’im-
impediva al veliero di proseguire la navigazione, e nei barazzo di poter scegliere tra ristoranti, club e disco-
tentativi di riprendere il largo, i marinai udirono una teche, che nelle ore notturne si elevano a protagonisti
voce che diceva "Posa posa", ossia "Fermatevi lì, in quel della dolce vita positanese.
posto". La voce proveniva dal quadro della Vergine Tra gli orti in fiore e il pastello delle case, arroccati
Maria. Così i marinai si avvicinarono alla riva e bat- sulle alture dirimpetto al mare, i locali di Positano non
tezzarono il paese Positano. Il quadro della Vergine fu hanno nulla da invidiare a quelli di Montecarlo: archi-
portato nella Chiesa di San Vito e lì lasciato tutta la tettonicamente ricercati e con un programma che ri-
notte. Ma il mattino successivo miracolosamente que- chiama i migliori nomi tra i disk jockey internazionali,
sto era sparito e fu ritrovato vicino al mare, sotto un consentono di trascorrere serate all’insegna della mon-
Il piccolo borgo si affaccia
sul mare, arrampicandosi
vertiginosamente alle pareti rocciose
del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi,
fra orti, gradoni e scalini, nel giallo
dei limoni dal profumo inebriante.
Vista dal mare, sembra quasi crollare
nelle acque blu che la lambiscono.
albero di "mortella". Fu così, allora, che i positanesi ini- danità divertente dei night club italiani. E per i più
ziarono in quel punto la costruzione della nuova chiesa sportivi? Sono migliaia i turisti che con zaino in spalla
dedicata a Maria Assunta, festeggiata con ogni onore e scarpe comode, giungono sulle alture del piccolo
il 15 agosto di ogni anno, tra il sacro di una fede smi- borgo alla ricerca di sentieri nascosti. Spostandosi
surata e il profano delle tammorre, il cui suono rac- verso l’entroterra, sulle colline a picco sul mare, vi sono
conta la suggestione di un luogo senza tempo, che stradine tracciate da contadini e muli, lingue di terra
viene restituito, nell’immensità dell’eterno, dalle Torri su cui sono piantate ben salde le radici dei prodotti
Saracene. Queste torri di avvistamento, costruite in dell’orto e dei limoneti e dalle quali si scorge, oltre il
epoca medievale, rivelavano navi in arrivo e qualsiasi blu del mare, il verde rigoglioso più profondo. Il per-
tipo di invasione, in particolare quelle dei pirati Sara- corso più amato dai turisti, è il celeberrimo Sentiero
ceni, che in quel tempo infuriavano nella costa medi- degli Dei, da dove (non a caso) il paesaggio che si am-
terranea. Tra le più famose, scoprite la Torre della mira è davvero divino. Vi sono due tratti, uno chiamato
Sponda, che fino alla metà del XVIII secolo dominava “alto” che porta da Salerno a Bomerano, e l’altro
Positano dalla parte più alta della Marina Grande, o “basso” che conduce da Bomerano a Nocelle (frazione
la Torre Trasita, vicino alla spiaggia di Fornillo, dove di Positano), percorso lungo 8 km e di non poca diffi-
c’è l’omonima Torre Fornillo. Infine, la Torre Angevin coltà.
sull’isola Li Galli, che nel tempo è diventata la resi- Ma, parola dei visitatori affezionati, ciò che restituisce
denza di molte celebrità. Visitare queste torri è come la natura è uno spettacolo senza eguali: a perdita d’oc-
rivedere la storia di Positano, immergendosi in un pas- chio, l’immensa azzurrità del mare, interrotta solo
28 sato affascinante. le loro ali sovrastano la città..
dall’arcipelago de Li Galli e dal volo dei rapaci, che con
Una visita alle spiagge è il must del soggiorno posita-
i’M SETTEMBRE-OTTOBRE 2018