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“Se dal punto di vista medico, l’emergenza sembra in una fase
di contenimento stabile, sul piano emotivo comincia adesso
la difficile fase della ricostruzione”.
messo a Guido Militerni di entrare nel mondo delle di sviluppo, quale tipicamente si configura l’adole-
complesse dinamiche che esplodono prepotente- scenza, possono presentare situazioni di forte disa-
mente nell’adolescenza dei soggetti autistici e, più gio: “Attenzione! Il disagio è apparentemente lo
in generale, dei soggetti neurodiversi: “Crescere con stesso, ma le dinamiche che lo sottendono sono sem-
una persona che segue traiettorie neuroevolutive pre diverse”! Questa è la chiave di lettura che peral-
atipiche stimola una sorta di sentire empatico”. tro si è mostrata vincente anche nel triste periodo
L’approccio dominante, purtroppo, è il presumere di trascorso di lockdown forzato.
valutare le difficoltà del soggetto atipico attraverso Il Covid-19 ha sicuramente attivato dinamiche com-
la logica del soggetto tipico tutta centrata su para- plesse che hanno investito non solo il singolo, ma
metri normativi. L’esperienza sul campo affinata da l’intero sistema famiglia. “Anche se gli adolescenti
una ricca formazione personale ha permesso a Guido da un lato sono stati i più pronti a fronteggiare le
Militerni di mettersi nei panni dell’Altro, anche e so- sfide imposte dalla pandemia, basti pensare alla loro
prattutto quando quest’Altro è diverso: “si tratta di familiarità con la tecnologia, dall’altro sono stati i
privilegiare una modalità di proporsi alla persona più penalizzati dalla carenza di momenti di aggre-
che non ha lo scopo di etichettare il disagio per cu- gazione e dalla perdita di “argini”. Ciò avrebbe, se-
rarlo, ma che serve piuttosto a comprenderlo per for- condo Militerni, “esacerbato problematiche preesi-
nire poi al soggetto strumenti utili a gestire il “suo” stenti, come il diffuso senso di solitudine e il rischio
disagio”. Neurodiversità. Per Guido Militerni la neu- di imbattersi nei risvolti oscuri del mondo virtuale”.
rodiversità non è solo un concetto astratto, quale Purtroppo, continua Militerni, “la pandemia ha dato
utile base interpretativa di “casi” clinici eterogenei, una spinta sicuramente negativa a una congiuntura
ma è un modo di essere, di percepire e di esperire la difficile, caratterizzata da una relazione sempre più
realtà, che conferisce elementi di unicità e origina- orizzontale tra genitori e figli e dall’espansione oltre
lità alla persona neurodiversa. ogni limite dell’identità virtuale”. Ci sembrano par-
Questa sensibilità si è mostrata una risorsa impa- ticolarmente illuminate le parole utilizzate da Guido
reggiabile per proporsi in maniera costruttiva anche Militerni a conclusione dell’intervista: “Se dal punto
78 nei confronti di soggetti con sviluppo tipico, ma con di vista medico, l’emergenza sembra in una fase di
contenimento stabile, sul piano emotivo comincia
problematiche adolescenziali. Anche i soggetti a svi- adesso la difficile fase della ricostruzione”..
luppo tipico, infatti, “sotto la pressione dei compiti
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