Page 42 - Settemmbre | Ottobre 2021
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tante Cristo in trono in mezzo agli Evan-
            gelisti. Rivestito di maioliche a mosaico
            è anche lo splendido campanile romanico
            che domina sull’intera cittadina costiera.
            Scalo obbligato è Piazza del Duomo, poi-
            ché oltre alla Cattedrale di Sant’Andrea,
            offre la possibilità di rilassanti ristori,
            con i bar e le gelaterie dall’inconfondibile
            colore giallo limone: sedersi e sorseggiare
            un drink è il must della stagione estiva
            per chi trascorre le vacanze in questo an-
            golo di paradiso.
            Rione Vagliendola è il suggestivo scorcio
            che sazierà i famelici d’arte: qui vi si pos-
            sono trovare le vecchie abitazioni aristo-
            cratiche e le case turrite, ma la vera at-
            trazione è il popolare Museo della Carta,
            che ospita i macchinari e le attrezzature,
            opportunamente  restaurati  e  perfetta-
            mente funzionanti, impiegati nell'antica
            cartiera per realizzare la carta a mano.
            Gli  amalfitani  avevano  appreso  dagli
            Arabi  le  tecniche  per  la  produzione  di
            carta che allora veniva chiamata carta
            bambagina, dal nome della città araba El
            Mambig. La carta amalfitana venne ini-

               Rione Vagliendola è il suggestivo scorcio che sazierà i famelici d’arte: qui vi si
              possono trovare le vecchie abitazioni aristocratiche e le case turrite, ma la vera

                    attrazione è il popolare Museo della Carta, che ospita i macchinari
                 e le attrezzature, opportunamente restaurati e perfettamente funzionanti,
                        impiegati nell'antica cartiera per realizzare la carta a mano.



            zialmente  utilizzata  per  scritture  pri-
            vate,  atti  giudiziari  e  valori  bollati  in
            tutte  le  città  dell’Italia  Meridionale,
            presso le corti degli Angioini, degli Ara-
            gonesi, del Vicereame Spagnolo e della
            corte Borbonica. Furono molti gli stra-
            nieri che, attirati dalla qualità del pro-
            dotto, arrivavano a Napoli per stampare
            le loro opere sulla carta d’Amalfi.
            Anche per gli amanti del trekking, vi è la
            Valle delle Ferriere, una riserva naturale
            che  conduce  dai  Monti  Lattari  verso
            Amalfi, attraversando i boschi e ruscelli.
            Il nome deriva proprio dai ruderi di fer-
            riere di origine medievale che è possibile
            trovare lungo il percorso. Lungo più di 5
            km, il percorso non è faticoso e si svi-
            luppa tra boschi, ruscelli, limoneti e vi-
            gneti, nonché tra le cascate e le rapide
            del  Rio  Canneto,  un  tempo  utilizzato
            come forza motrice dei mulini delle anti-
            che cartiere.
            Un altro suggestivo itinerario della Co-
       42   stiera Amalfitana è quello che conduce
            alla alla Torre dello Ziro, l’antica fortezza


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