Page 42 - Settembre | Ottobre 2019 , I'M Magazine
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gior parte si raggiunge a piedi, mentre
            alcune si discoprono via mare. Sul lato
            dell’isola in cui attraccano i traghetti, il
            sole  tramonta  prima,  ma  è  qui  che  ci
            sono spiagge sabbiose, ben attrezzate,
            con ombrelloni, lettini, bar e ristoranti.
            Dall’altro lato, ad ovest, si dispiega una
            lunga fettuccia di sabbia scura che com-
            prende  le  spiagge  di  Ciraccio  e  della
            Chiaiolella:  baie  riparate,  con  fondali
            limpidissimi,  dove  il  sole,  in  estate,
            splende fino a tardi e regala tramonti
            suggestivi.
            Merita  una  visita  la  spiaggia  della
            Chiaia, che si trova a est proprio davanti
            a Ischia e si raggiunge a piedi con ben
            182 scalini.
            Da qui si scorge l’isola di Vivara, miste-
            riosa e affascinante porzione di terra col-
            legata a Procida da un vecchio ponte.
            Piccola, selvaggia e incontaminata Vi-
            vara, è un’oasi naturalistica che, oltre ad
            essere popolata da piante rare, conigli
            selvatici e numerosi uccelli acquatici, è
            sede di importanti ritrovamenti archeo-
            logici di origine micenea. I suoi fondali,
            spettacolari e ricchissimi di piante ma-
            rine  sono  un  richiamo  per  tutti  gli
            amanti dello snorkeling e delle immer-
            sioni subacquee.
            Dopo  una  giornata  di  mare,  a  cena  i
            piatti si scatenano e moltissime sono le
            varianti con cui si saziano anche i palati
            più difficili. La cucina di Procida è infatti  La bellezza di Procida à tutta qui:
            una gustosa armonia di mare e terra.   pescatori, mare blu, piccoli gozzi, e limoni,
            La distesa d’acqua tra Procida e Ischia
            regala alici, branzini, orate, palamiti e  per questo borgo fermo nel tempo,
            frutti di mare. Il territorio vulcanico del-
            l’interno, invece, è uno scrigno di ver-  che sonnecchia dieci mesi l’anno, geloso
            dure, primizie e agrumi.
            Tra questi carciofi e melanzane, pomo-           della propria identità.
            dori e peperoni e soprattutto i limoni di
            Procida, di cui si mangia la parte bianca
            in insalata e che danno vita ad un profu-
            matissimo Limoncello. Tra i primi piatti
            sono da assaggiare tutti i primi a base di
            pesce,  come  le  linguine  all’astice  e  la
            pasta della pescatora povera, con alici
            fresche e peperoncini verdi fritti. Tra i
            piatti di terra, è il coniglio alla procidana
            il più gradito. Insaporito con pomodoro
            ed erbe aromatiche, viene stufato a lungo
            in tegami di terracotta.
            Concludono il pasto la Delizia al Limone
            e le Lingue di Suocera, deliziosi strati di
            pasta sfoglia farciti con crema ai limoni
            di Procida.
            E per chi crede, la serata prosegue sul
            molo, intrattenuti dal ritmo jazz di or-
            chestrine talentuose. Qui, dove Arturo
            al ticchettio dell’orologio..
       42   trovò rifugio, ci li lascia cullare dai ritmi
            lenti e distensivi di un logo insuscettibile



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