Page 27 - Settembre | Ottobre 2019 , I'M Magazine
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U chità, per un percorso sotterraneo che sulle mura di tufo giallo, pietra con cui la città è co-
n substrato ricco di avventura e anti-
struita.
delinea una tappa obbligata qui a Na-
Furono i Greci che aprirono le prime cave, anche se
lo sviluppo massiccio del reticolo dei sotterranei
poli. A quaranta metri di profondità,
sotto le vocianti e scompigliate vie del
dotarono la città di gallerie viarie e soprattutto di
centro storico, si snoda la Napoli sot- iniziò in epoca romana: gli antichi romani infatti
terranea, un luogo per molti ancora inesplorato, una rete complessa di acquedotti, alimentata da
isolato nella sua quiete millenaria eppure tutt’altro condotti sotterranei provenienti dalle sorgenti del
che assopito. Serino.
Nel ventre della città, i primi manufatti di scavi Altri rami dell’acquedotto di età augustea arriva-
sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa. Ogni rono fino a Miseno, per alimentare la Piscina Mi-
epoca, dalla fondazione della Neapolis, alle bombe rabilis, che fu la riserva d’acqua della flotta ro- 27
della seconda guerra mondiale, ha lasciato traccia mana.
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