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“Negativo 1930” In Campania il set
di Yvonne De Rosa del nuovo 007
F ino al 22 settembre, il Fotolux Festival di Lucca presenta a Les
Rencontres d’Arles, la mostra della fotografa napoletana
Yvonne De Rosa. L’esposizione, diretta da Enrico Stefa-
nelli, è inserita all’interno del circuito ufficiale del più pre-
stigioso festival dedicato alla fotografia e propone immagini
tratte dalla serie “Negativo 1930”. “Negativo 1930” rac-
conta la storia, realmente accaduta in un piccolo paese
della Campania negli anni Trenta, di Nina, una giovane
ragazza che si era inamorata di Peppino, un pescatore. Ri-
masta incinta, Nina comunicò la notizia a Peppino, che la
strangolò a morte. Nina, a malapena
riconoscibile, fu ritrovata in mare Sapri è arrivato Jams Bond e l'aper-
due settimane dopo. Yvonne De A tura della scuola è slittata di cinque
Rosa ha lavorato sul campo, visi- giorni. Il piazzale dei bus scolastici sono
tando il villaggio di Nina, e incontrando stati trasformati in set per la produzione
Anna, nipote di nove anni della ragazza, che del nuovo film di 007, l'11 settembre. Il set
aveva avuto le visioni della donna scom- poi si sposterà a Maratea, Matera e Gra-
parsa. “Negativo 1930” indaga i temi del do- vina di Puglia. Daniel Craig e Remi Malek
lore, della colpa e del complotto, combi- sono in Italia, inseguitissimi dai paparazzi,
nando fotografie dallo spirit contemporaneo per girare la puntata 25 della celebre saga.
e dai toni ultravioletti, con immagini del il cast farà tappa anche in Inghilterra, Gia-
paesaggio e dei luoghi della triste storia. maica e Norvegia.
opo i ritrovamenti dei teschi tica città. Il soprintendente del parco
Dnella casa di Giulio Polibio, a I volti di Pompei archeologico, Massimo Osanna, ha
Pompei, vengono ripro- caricato sui social network le imma-
dotti i volti di coloro che eruzione che distrusse le città Erco- gini dei primi volti ricostruiti in la-
vennero colpiti dall’eru- lano, Pompei, Stabia e Oplontis. La boratorio delle vittime dell’eruzione.
zione del 79 d.C.. Gli continua ricerca, lo studio costante Si tratta della proiezione in 3D delle
scavi archeologici di di una civiltà ricchissima e distrutta ossa e dei calchi in gesso. Il risultato
Pompei hanno resti- dalla lava incandescente, la passione mostra tratti somatici diversi a
tuito i resti della città di che accomuna l’equipe di archeologi quelli attuali, dovuti dalla composi-
Pompei antica, presso e dirigenti del parco archeologico, zione multietnica della popolazione
la collina di Civita, alle hanno portato alla ricostruzione di del tempo. Un tentativo della nuova
porte della moderna Pompei, seppel- quelli che potevano essere i conno- tecnologia moderna di restituirci le
lita sotto una coltre di ceneri e lapilli: tati di coloro che abitavano quell’an- immagini dei nostri avi.
Tanta Napoli a Venezia Il party esclusivo
L a 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, di AnnalauraDi Luggo
organizzata dalla Biennale di Venezia, ha visto quest’anno
iù di 500 persone accolte in un’atmo-
un gran fermento tra i partenopei: non solo la madrina del- Psfera surreale fatta con gli scarti di al-
l’evento sarà l’attrice napoletana Alessandra Mastro- luminio disseminati per la villa di Baia e al-
nardi, ma tra i film in programma ce ne sono due na- l’interno della piscina per celebrare il co-
poletani sui tre italiani in gara. I fortunati capolavori ming soon del Film “Napoli Eden” ispirato
campani a concorrere alla Mostra sono stati “Il sindaco dal progetto artistico di Annalaura di Luggo,
del Rione Sanità” di Mario Martone, e il “Martin che con il marito Olindo Preziosi ha indos-
Eden” di Pietro Marcello. Ne “Il sindaco del Rione Sa- sato una mise fatta di tutti i numeri della
nità”, Mario Martone fa approdare un’opera di tombola come imponeva il dress-code. Tra
Eduardo De Filippo sul grande schermo, e porta in gli ospiti: Eugenio Bennato, An-
tutto il mondo l’immagine di una Napoli contradditto- drea Iervolino con Danielle Maloni
ria, divisa. Altrettanto sorprendente è l’opera di Pietro ed Edvige De Tommaso, Ilario
Marcello, che riesce a prendere uno dei romanzi più duri della Schettino, Bruno Colella, Caterina
104 letteratura americana e a calarlo perfettamente in una realtà Nardi con il marito Leonardo Giu-
come quella partenopea. Tra i film e docu-film napoletani liano, la giornalista Januaria Piro-
fuori concorso, ricordiamo anche “5 è il numero perfetto”. mallo, Toto e Teresa Naldi.
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