Page 48 - Maggio | Giugno 2023 , I'M Magazine
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Il Real Bosco è frequentato gratuitamente da un milione di visitatori ogni
anno e si estende per circa 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali.
Tra i viali, disegnati con maestria dall'architetto
Ferdinando Sanfelice, si dispongono sedici edifici storici tra residenze,
casini, laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, orti e frutteti.
Repubblica Napoletana: temendo il peggio, l'anno la reggia di Capodimonte continuò a svolgere la sua
precedente Ferdinando aveva già trasferito a Pa- funzione abitativa: le pareti delle sale vennero ador-
lermo quattordici capolavori. I soldati francesi de- nate con dipinti inviati da giovani artisti napoletani
predarono, infatti, numerose opere: dei 1783 dipinti mandati a Roma per studiare a spese della Corona,
che facevano parte della collezione trenta furono de- e che potevano così mostrare i loro progressi.
stinati alla Repubblica, mentre altri trecento ven- Il museo fu ufficialmente inaugurato nel 1957: con
nero venduti. Ritornato a Napoli, Ferdinando or- un approccio molto moderno, i dipinti erano divisi
dinò a Domenico Venuti di ritrovare le opere depre- innanzitutto per collezioni storiche, evidenziandone
date: le poche recuperate non tornarono però a Ca- la diversa storia; seguivano poi un ordine cronolo-
podimonte, bensì al Palazzo Francavilla, la nuova gico e per scuole di pittura, con l'aggiunta di disegni
sede scelta per il museo cittadino. e testi esplicativi, oltre a una illuminazione zenitale
L'inizio del decennio francese nel 1806 corrispose e con un sistema di filtraggio della luce.
all'abbandono definitivo del ruolo museale della reg- Il Museo di Capodimonte è anche un Bosco. Nato
gia di Capodimonte a favore di quello abitativo: come riserva di caccia, il Real Bosco è uno scrigno
tutto venne spostato all'interno del palazzo degli storico, architettonico e botanico tra i più belli di
Studi, anche se, per arredare le nuove sale del pa- Italia. Questo meraviglioso giardino offre ai citta-
lazzo, vennero utilizzate pitture provenienti da mo- dini la possibilità di rilassarsi in ampi spazi verdi,
nasteri soppressi come quello di Santa Caterina a distribuiti su ben 134 ettari, e di respirare aria pu-
Formiello, Monteoliveto e San Lorenzo, tant'è che lita. Il parco è dotato di abbellimenti tra cui il giar-
dino all’inglese con piante rare, da frutta ed esoti-
48 Gioacchino Murat ipotizzò la creazione a Capodi- un’aria quasi orientale. .
che e l’introduzione delle palme, che gli conferiscono
monte di una galleria napoletana.
Anche con la ristrutturazione dei Borbone nel 1815,
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