Page 46 - Maggio | Giugno 2023 , I'M Magazine
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Gioacchino  Murat,  e  i  Savoia  dopo
            l'Unità di Italia. Venne fondato nel
            1738 per volere di Carlo di Borbone
            per  ospitare  la  collezione  ereditata
            dalla  madre  Elisabetta,  ultima  di-
            scendente  della  famiglia  Farnese.
            Nella Collezione Farnese, una delle
            più celebri del rinascimento con capo-
            lavori di Tiziano, Raffaello, Botticelli,
            Michelangelo, Mantegna, Correggio,
            Parmigianino, Lotto, El Greco e dei
            Carracci, si incontrano capolavori di
            artisti  di  ogni  scuola  pittorica  ita-
            liana. Le sale ospitano una galleria
            d’arte tra le più ricche e prestigiose
            d’Italia custodendo capolavori di arte
            medievale e moderna del calibro di
            Raffaello, Michelangelo, Tiziano, El
            Greco,  Correggio,  Parmigianino  e
            Carracci. Il nucleo ottocentesco dà a
            Capodimonte quell’impronta di napo-
            letanità per l’attenzione alla produ-
            zione in loco secondo l’orientamento
            avviato  dai  Borbone;  con  Vittorio
            Emanuele II l’ampliamento della rac-
            colta si avvale dell’operato di qualifi-
            cati consulenti, come i pittori Dome-
            nico  Morelli  e  Federico  Maldarelli,
            mentre la Società Promotrice di Belle
            Arti, fondata a Napoli dopo l’Unità
            d’Italia (sulla scia di Firenze, Milano
            e Torino), prende il posto delle Bien-
            nali Borboniche e offre nuove occa-
            sioni promozionali ed espositive agli
            artisti.  Le  opere  esposte  apparten-
            gono al periodo borbonico e postuni-
            tario, quando gli artisti napoletani (e
            non solo) contribuiscono a creare un
            linguaggio figurativo nazionale. Sep-
            pure attraverso canali espressivi di-  Il Palazzo custodisce una collezione
            versi,  prevale  la  tendenza  ad  ap-
            profondire le tematiche del realismo,  d’arte tra le più importanti d’Italia
            indagate  nei  singoli  aspetti  sociali,
            psicologici, storici e naturalistici.  ed è circondato da un parco di rara
            Nella galleria dell’800 sono presenti
            anche delle sculture, a testimoniare
            le tendenze artistiche che attraversa-       bellezza e varietà botanica.
            rono  Napoli,  dal  verismo  (Raffaele
            Belliazzi)  al  simbolismo  (Luigi  De   Il Museo rappresenta un unicum
            Luca).  Completano  la  raccolta  le
            opere della Scuola di Posillipo. Nel  sul panorama nazionale ed europeo,
            percorso  si  attraversano  ambienti
            sfarzosi, oggetti d'arte e di arredo e           con un’area espositiva
            prodotti  di  lusso  delle  manifatture
            borboniche quali armi, sete e arazzi e       di oltre 15.000 metri quadri
            la  celebre  Porcellana  di  Capodi-
            monte, tra cui il salottino della re-           e un patrimonio di circa
            gina Maria Amalia: un boudoir con le
            pareti interamente in porcellana po-
            licroma realizzato nel 1757-1759.               47.000 opere che vanno
            Un duro colpo al museo venne inferto
       46   nel  1799  con  l'arrivo  a  Napoli  dei  dal Duecento fino ai nostri giorni.
            francesi e la breve istituzione della


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