Page 42 - Maggio | Giugno 2022, I'M Magazine
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Via Camerelle, passando per Via Le Botteghe. Qui, oltre gli
store degli stilisti di lusso si trovano: le botteghe artigianali
che realizzano i famosi sandali capresi su misura; i labora-
tori di profumo artigianale, una tradizione antichissima, ini-
ziata nel 1400 dai monaci certosini che facevano macerare
nell’alcool i fiori e le erbe di Capri; i negozi in cui acquistare
il famoso limoncello di Capri.
Oltre al mare e lo shopping, anche gli amanti del verde pos-
sono trovare pane per i loro denti: i Giardini di Augusto sono
formati da una serie di terrazze fiorite e costituiscono un
vero giardino botanico che ospita vari esemplari della flora
dell’isola, con piante ornamentali e non. Da qui si può otte-
nere una panoramica a 180 gradi dell’isola di Capri: infatti
dagli stessi è possibile vedere il monte Solaro, la baia di Ma-
rina Piccola, via Krupp ed i celebri faraglioni. Dai giardini
parte Via Krupp, una delle più spettacolari strade del
mondo: una serie di tornanti strettissimi sospesi sul mare.
Un mare incorniciato dalla baia di Marina Piccola, la spiag-
gia con vista Faraglioni. Questa si affaccia sul versante me-
ridionale dell’isola. Caratterizzata da ciottoli, la sua spiaggia Il primo faraglione unito alla
conduce allo “Scoglio delle Sirene” che, secondo alcune teorie, costa si chiama Stella, il
era il luogo in cui si trovavano le terribili sirene narrate da
Omero nell’Odissea. Le rocce che ivi si ergono dividono la secondo è il Faraglione di Mezzo
baia di Marina Piccola in due piccole spiagge: Marina di
Mulo e Marina di Pennauro, utilizzate dagli antichi romani (il più piccolo dei tre,
come piccolo porto. Da qui si, si elevano imponenti i famo-
sissimi Faraglioni, simbolo di Capri. Il primo faraglione caratterizzato dalla famosa
unito alla costa si chiama Stella, il secondo è il Faraglione
di Mezzo (il più piccolo dei tre, caratterizzato dalla famosa cavità) e il terzo, Faraglione di
cavità) e il terzo, Faraglione di Fuori, è conosciuto anche
come Scopolo. Quest’ultimo è anche il luogo dove vive la Po- Fuori, è conosciuto anche come
darcis sicula coerulea, la famosa lucertola azzurra che, pro-
babilmente, ha acquistato questo colorito per mimetizzarsi Scopolo. Quest’ultimo è anche il
con i colori della natura circostante. Poco distante dai primi
tre si trova anche il Monacone, un quarto faraglione che luogo dove vive la Podarcis sicula
prende il nome dal Bove Marino (o Monaco) che in passato
frequentava le acque dell’Isola di Capri. Il modo migliore per coerulea, la famosa lucertola
ammirare i Faraglioni è dal mare, o tramite un giro in barca,
che passa vicino al faraglione di mezzo, o nuotando nell’az- azzurra che, probabilmente,
zurro dell’acqua. A pennellate azzurre è l’altra super attra-
zione dell’isola: la Grotta Azzurra, nelle cui acque hanno ha acquistato questo colorito
fatto il bagno Sophia Loren, Audrey Hepburn, Clark Gable. per mimetizzarsi con i colori
Da tutto il mondo accorrono per vederla, anche solo per pochi
minuti; per entrare bisogna stendersi sul fondo di una bar- della natura circostante.
chetta a remi che scivola attraverso il piccolo arco. Dentro ci
si ritrova a galleggiare nel buio, su un’acqua così azzurra da
sembrare trasparente.
La colorazione tipica è data dagli affetti cromatici della chi-
mica: luce del sole che entra attraverso una fessura sotto-
marina che si apre esattamente sotto il varco d’ingresso, su-
bendo in tal modo una filtrazione da parte dell’acqua, che as-
sorbe il rosso e lascia passare l’azzurro. Un secondo feno-
meno determina i riflessi argentei degli oggetti immersi: le
bolle d’aria che aderiscono alla superficie esterna degli og-
getti, avendo indice di rifrazione diverso da quello dell’acqua,
permettono alla luce di uscire. Un’esperienza da provare al-
meno una volta nella vita.
Se i faraglioni e la grotta azzurra sono le attrazioni più fa-
mose dell’isola e, per questo, frequentatissime, il centro sto-
rico di Anacapri è il luogo dove è ancora possibile passeggiare
con calma tra silenziose piazze e stradine colorate da gerani
42 e bouganville.
Scendendo per Via Giuseppe Orlandi, la strada delle piccole
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