Page 41 - Maggio | Giugno 2022, I'M Magazine
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n sogno ad occhi aperti, che dietro
il paesaggio di selvaggia bellezza
cela un gioiello di arte e cultura,
che si interseca alla perfezione nel
U quadro glamour delle vetrine scin-
tillanti e botteghe artigianali made
in Italy. Impossibile non visitarla almeno una
volta e non godere della bellezza dei Faraglioni,
della Piazzetta, della Grotta Azzurra.
Sbarcati a Marina Grande, il trambusto delle
folle, a piedi o a spasso sui “treruote”, vi travol-
gerà a colpi di entusiasmo e smarrimento; oltre
la battigia, la tranquillità dell’attesa nei turisti
in partenza, che si concedono un ultimo caffè,
prima di salpare alla volta di Napoli. Per i più
sportivi, la strada a piedi che conduce al centro
di Capri è tutta in salita, ma passeggiare per i
vicoletti restituisce il fascino delle atmosfere
d'antan e garantisce uno scambio di parole con i
saggi del luogo, che si affacciano dalle loro abi-
tazioni per chiacchierare con chi viene da fuori.
L’alternativa alle scorciatoie non carrozzabili, è
il taxi cabriolet che sfreccia per l’isola, anch’esso
rigorosamente vintage, la cui destinazione è: “La
Piazzetta”. Il nome ufficiale è Piazza Umberto I,
da tutti è conosciuta come “La Piazzetta”, gli iso-
lani, invece, la chiamano “a chiazza”. È il centro
di Capri, il fulcro attorno a cui ruota tutta la vita
dell’isola. Impossibile non passarci, difficile non
fermarsi, almeno per un caffè. In pochi metri
quadrati che compongono un rettangolo quasi in-
teramente ricoperto dai tavolini dei bar, si con-
centra tutta l’essenza dell’isola, dove, nelle sere
d’estate si passa a stento tra la frotta variopinta.
A pochi metri di distanza gli uni dagli altri, si ac-
comodano per un drink principi di antiche ca-
sate, attori hollywoodiani, magnati, gente co-
mune.
Scorre la vita così nel salotto del mondo, tra i ge-
lati al caffè con spruzzata di panna e i cocktail co-
lorati alla frutta che fanno da pendant all’abbi-
gliamento degli eccentrici. Ristoratisi al bar, sa-
liamo su per le scale che portano all’ex Cattedrale
di Santo Stefano, la principale chiesa di Capri co-
struita nel XVII secolo, e al Centro Caprense
“Ignazio Cerio” che nasce all’interno di un antico
palazzo trecentesco della famiglia Arcucci, il
quale rappresenta un punto di riferimento per la
Un sogno ad occhi aperti, che dietro il cultura locale, nazionale e internazionale. Al suo
interno ospita un piccolo scrigno che testimonia
paesaggio di selvaggia bellezza cela un gli interessi scientifici e antiquari dei Cerio e dei
gioiello di arte e cultura, che si interseca loro amici, la Biblioteca e una galleria d’arte.
Da qui vale la pena continuare per gli stretti vi-
alla perfezione nel quadro glamour coli fino all’aranceto delle Teresiane, la parte più
antica della città di Capri: la pace e il silenzio che
delle vetrine scintillanti e botteghe artigianali si respirano prospettano la confusione della Piaz-
zetta lontana anni luce. Eppure basta girare l’an-
made in Italy. Impossibile non visitarla almeno golo e ci si ritrova di nuovo davanti alla Torre del-
una volta e non godere della bellezza l’Orologio, il simbolo della Piazzetta, uno dei più
originali casi di “campanile staccato dalla chiesa”,
dei Faraglioni, della Piazzetta, il cui battito ogni quarto d’ora segna il tempo 41
lento dell’Isola. La Piazzetta traccia la diagonale
della Grotta Azzurra. dello shopping di lusso a Capri, che arriva fino a
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