Page 56 - Maggio | Giugno 2020 , I'M Magazine
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vent’anni dall’inizio dell’accade-
mia. È stato giusto così però, per-
ché se si vuol fare questo lavoro, c’è
da faticare. Mai avrei immaginato
di arrivare a questo punto. Noi vo-
levamo essere semplicemente at-
tori di teatro.
Quali considerate i vostri
grandi maestri?
Gigi: Per me assolutamente Mas-
simo Troisi. È inarrivabile. In tv
apprezzo tanto Bonolis, i pazzi
della “Gialappa’s”, che ci hanno in-
segnato a non essere comicamente
mai banali, e infine Pippo Pelo, che
ci ha spiegato le vere regole della
conduzione.”
Ross: Totò. È stato il mio più
grande ispiratore.
Napoli è il fil rouge del vostro
percorso. Quanto conta per
voi?
Gigi: È fondamentale. La portiamo
sempre dentro. È un posto magico,
in cui vivono persone capaci sem-
pre di stupirti, di incantarti. Sono
sempre stato molto orgoglioso di
essere napoletano, soprattutto
nell’ultimo periodo, estremamente
difficile. Notare la dignità, la cor-
rettezza, l’assoluta voglia di rial-
zarsi in un periodo difficile re-
stando uniti, mi ha fatto sentire
davvero orgoglioso di essere nato
qui.
Ross: Sono molto legato a Napoli,
ed è il motivo per cui sono rimasto
qui nonostante il lavoro ci porti
spesso fuori. C’è tanto fermento,
tanto da dare e tanto da raccon-
tare.
Qual è la chiave del successo di
Made in Sud? Vi ha fatto sof-
frire lasciarlo?
Gigi: “Made in Sud” è stato un fi-
glio, lo abbiamo coccolato e cre-
sciuto e distaccarsi da un figlio non
è mai facile. Il successo della tra-
smissione, secondo me, è stato
unire giovani comici che avevano
voglia di un riscatto artistico e di
far sentire la propria voce. Ab-
biamo creato un gruppo di lavoro,
una vera e propria compagnia tea-
trale, spinta da un entusiasmo tal-
mente stravordante, che sarà diffi-
cile da replicare..
Ross: Il successo è stato proprio il
56 riportare la comicità a Napoli, in
un momento in cui tutta la mac-
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