Page 28 - Maggio | Giugno 2020 , I'M Magazine
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Il chiostro è celebrato nell’omonima “Munasterio ‘e Santa Chiara”,

                      canzone del 1945 scritta da Michele Galdieri, un classico
                        della canzone napoletana che trasmette tutto l’amore

                    e l’apprensione della sfiorata perdita di un tale patrimonio.


            rigeratissimo monastero, i colori vivacissimi sullo  del convento e allegorie dei quattro elementi fonda-
            sfondo chiaro delle maioliche; elementi così appa-  mentali (acqua, aria, terra e fuoco). Troviamo, in-
            rentemente in contrasto si uniscono per creare uno  fatti, il Trionfo del Mare, con Nettuno che attra-
            dei gioielli dell’arte e dell’architettura italiana. La  versa le acque attorniato da tritoni e nereidi;  il
            sua costruzione ebbe inizio nel 1310, per volontà  Trionfo dell’Aria, raffigurato da due pavoni che por-
            del re Roberto d’Angiò e di sua moglie Sancia di  tano in volo un carro con un puttino e Aria lussuo-
            Maiorca, ma l’aspetto attuale si deve alle modifiche  samente vestita; l’Allegoria della Terra, in cui è raf-
            realizzate da Domenico Antonio Vaccaro tra il 1739  figurato un carro con due donne, simbolo di fecon-
            e il 1769, per volontà della badessa Ippolita di Car-  dità, dominate da Terra con in mano la coppa del-
            mignano. L’artista rivestì la struttura e i 64 pila-  l’abbondanza ed infine il Trionfo del Fuoco, dove un
            stri di 30.000 maioliche policrome in stile barocco  carro trainato da due leoni è rappresentato accanto
            (le “riggiole”, termine napoletano che deriva dallo  ad un genio alato, al sole e a Fuoco, che brandisce
            spagnolo “rajola”), da lui disegnate ma realizzate  una cornucopia infuocata. Le pareti dei quattro lati
            da Donato e Giuseppe Massa. I pilastri maiolicati  del chiostro delle Clarisse sono interamente coperte
            sono collegati tra loro da sedili sui quali, con la  da affreschi seicenteschi raffiguranti santi e alle-
       28   stessa tecnica, sono ripresi motivi agresti, mitolo-  gorie, di cui però non si conosce l’artefice. All’in-
            gici e marinari, descrivendo scene di vita al di fuori  terno della struttura, un museo che conserva alcuni


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