Page 60 - Maggio | Giugno 2018, I'M Magazine
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Lello Esposito. Nato a
Napoli nel 1957. Scultore e
pittore da circa trenta anni
affermatosi con il simbolo di
Pulcinella. Ha esposto a Parigi,
Tokyo, Bonn, Madrid, Berlino e
Dusseldorf. Dal 1997 il suo
atelier si trova nelle antiche
scuderie del cinquecento,
palazzo di Sangro, in piazza
San Domenico Maggiore.
“ con le mani intrecciate, vivo, in attesa di essere slegato. “
Volevo raccontare la condizione della città ma anche
di tutti quei creativi cui veniva negata la possibilità
di esprimersi. Mi sentivo proprio come quel Pulcinella
zione, pur rimanendo profondamente radicato alla sua
identità culturale e affettiva. Questa traiettoria è an- di non essere cresciuto in ambito accademico mi ha sol-
levato dai convenevoli. Il mio background è stato, però,
cora in divenire, attraverso una ricerca di senso che ha anche un ostacolo, la fatica per rimanere coerente
portato lo scultore a manipolare, rigenerare, sovver- quando gli intellettuali dicevano "basta con pizza e
tire, vuotare e riempire di significati e di se stesso tutti mandolino" senza dare il giusto peso a quella ricerca
i simboli del capoluogo partenopeo. Pulcinella, l'uovo, che ha reso universale il linguaggio della nostra tradi-
il teschio, il Vesuvio, San Gennaro e il corno sono tutti zione, facendone arte contemporanea. L'identità di Na-
simboli trasposti in opere in cui si integrano l'innova- poli era chiusa nell'immobilismo, oggi è identità e me-
zione artistica con l'immediatezza e la veracità di Na- tamorfosi. Sono quarant'anni che racconto questa sto-
poli. New York è la sua seconda casa e sarà anche per ria e ho capito che era stata compresa quando Aldo
questo che gli stilisti Dolce & Gabbana hanno voluto Masullo ha scritto "Pulcinella comincia finalmente a
che fosse proprio Lello Esposito a firmare la copertina morire".
del supplemento speciale del Corriere della Sera dedi-
cato agli eventi di Dolce & Gabbana nella Grande Sapeva che il Pulcinella di bronzo di vico del
Mela. L'artista napoletano si è dovuto in qualche modo Fico al Purgatorio che lei ha donato alla città,
rendere conto che la comunità artistica che agli esordi attira migliaia di turisti ed è una delle figure più
lo aveva definito "quello che fa i Pulcinella", ha ricono- fotografate del centro storico?
sciuto il suo genio, lo cerca, come lo cerca la gente co- L'ho letto e mi inorgoglisce. Sono nato a vico Limon-
mune che ogni giorno bussa al portone delle scuderie cello, prima di me mio padre e mio nonno hanno vis-
di Palazzo Sansevero per ammirare le sue opere, tra le suto nel centro storico di Napoli. Mi gratifica contri-
quali ricordiamo "ascesa negata": Pulcinella morente, buire al patrimonio artistico di una città con la quale
mani intrecciate e capo chino, è avvolto da corde e ho da sempre un legame viscerale.
pende da una scala.
Sbaglio se dico che quando è arrivato il suo ri-
Lei ha dichiarato di essere un artista che viene scatto, lei non ha perso la generosità e l'umiltà
dalla strada. Il suo background privo di una for- che le appartengono?
mazione accademica è stato per lei più una ri- Non lo so, so che sono rimasto fedele ai miei valori, coe-
sorsa o un ostacolo? rente nel mio percorso artistico, non mi sono fatto di-
L'uno e l'altro. Una risorsa nell'avermi reso completa- strarre. La vita nella sostanza è rimasta identica: ho
60 mente libero di esprimere il mio istinto e i miei intenti, una moglie, un figlio che quando posso accompagno al-
libero anche nel mio rapporto con l'ambiente: il fatto l'università. Certo, viaggio di più, soprattutto tra Na-
i’M MAGGIO-GIUGNO 2018