Page 110 - Maggio | Giugno 2018, I'M Magazine
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diario", e con Gabriele Salvatores La sua è stata una carriera senza
in "Puerto Escondido".
Per Renato Carpentieri è un pe-
riodo magico, di grande, meritata sconti, fatta di teatro sperimentale,
fortuna.
Tanti sono stati i film che ha inter- in cui il cinema è arrivato solo
pretato, ma il pubblico sembra sco-
prirlo solo adesso. "Ma li capisco - a cinquant'anni. Il premio lo ha
ha affermato - non pretendo che la
gente mi riconosca: di film in defi- dedicato umilmente a Gianni
nitiva ne ho fatti pochi in ruoli da
protagonista. Se adesso è cambiato Amelio, che è stato un pò il suo
qualcosa, devo tutto a questo film,
a questo personaggio. A Gianni scopritore e colui che lo ha tirato
Amelio che mi ha permesso di lavo-
rarci su, di trovare delle profondità fuori dall'ombra. “Quel signore in
in esso. Ne sono usciti dei silenzi,
degli sguardi, delle cose che ren- platea”, ha detto indicandolo, “ha
dono il film diverso da tutti gli
altri. E poi c'è il lavoro di un diret- rischiato su di me scegliendomi
tore della fotografia di livello mon-
diale come Luca Bigazzi. Io stesso, quando non c’era nessun motivo
vedendo il film, mi sono visto mi-
gliore di come sono". Una persona per farlo. E ha dimostrato che
umile Carpentieri, un outsider, che
nonostante la sua refrattarietà a
mettersi in mostra per conquistare rischiare a volte è importante”.
pubblico e critica, è stato stanato
dal suo stesso talento, che non po-
110 grande pubblico..
teva più passare inosservato al
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