Page 34 - Luglio | Agosto 2024 , I'M Magazine
P. 34

Miti e leggende affondano le loro radici in epoche lontanissime

              e incontrano le vicende di due nobildonne, ricordate dalla memoria
                          collettiva per il loro vissuto eccentrico e disinibito.



            mai i lavori del Palazzo per via della prematura scomparsa di
            Donn'Anna, avvenuta nel contesto di insurrezione popolare a
            causa della (temporanea) caduta del viceregno spagnolo, con
            la conseguente fuga del marito della stessa verso Madrid.
            Oggi appare come una grossa rovina affacciata sul golfo, che
            si confonde tra i resti delle ville romane, una “roccaforte” ricca
            di suggestione e fascino da cui si può ammirare il grande tea-
            tro che si apre a picco sul mare.
            Passando da arco in nicchia e di salone in terrazzo, Palazzo
            Donn’Anna è come un avamposto verso la città, parte inte-
            grante del grande corpo di Napoli, perfettamente inserito in
            quell’anfratto di collina che ammaliò pensatori, artisti e scrit-
            tori di tutt’Europa.
            Il palazzo subì alcuni danni durante la rivolta di Masaniello
            del 1647 e durante il terremoto del 1688. Nel corso del XIX se-
            colo sono stati numerosi i passaggi di proprietà che lo hanno
            fatto diventare prima una fabbrica di cristalli, poi un albergo,
            successivamente sede della Banca d'Italia. Attualmente il pa-
            lazzo è suddiviso tra i proprietari e ha come unica destinazione
            d’uso quella di abitazione privata.
            Sulla storia di Palazzo Donn’Anna sono stati versati fiumi di
            inchiostro che hanno generato leggende e racconti che ancora
            oggi rinnovano il mistero che lo avvolge. Questi miti e leggende
            affondano le loro radici in epoche lontanissime e incontrano le
            vicende di due nobildonne, ricordate dalla memoria collettiva
            per il loro vissuto eccentrico e disinibito. La prima di queste è
            la celebre Regina Giovanna II D’Angiò, che visse nel Regno du-
            rante la prima metà del 1400. Lei passò agli annali per il suo
            indomabile desiderio d’amore che la spingeva a circuire gio-
            vani avvenenti. Palazzo Donn’Anna era congeniale per le op-
       34   portunità fornite dal doppio ingresso che avrebbe garantito co-
            mode vie di fuga e l’anonimato degli avventori consentendo,


            i’M  LUGLIO-AGOSTO 2024
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39