Page 50 - Luglio | Agosto 2023 , I'M Magazine
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di Poseidone e chiese al padre di ergere due sco-
gli a memoria eterna dei due generosi fratelli.
La seconda leggenda è legata alla fondazione
della vicina città di Salerno.
Con il secondo racconto entriamo nella lunga
guerra tra Saraceni e Salernitani, che stremati
dalle battaglie, per stabilire un vincitore, deci-
sero di far sfidare a duello i due condottieri più
valorosi di entrambi gli eserciti. Fu così che si
scontrarono Umfredo dei Landolfi, per l’esercito
salernitano, e il principe Rajan, per quello sara-
ceno. I due contendenti combatterono così a
lungo e così strenuamente, da arrivare, esausti,
a stabilire una pausa sulla spiaggia di Vietri sul
Mare. Fu durante questa tregua che i due si re-
sero conto di essere fratelli, ma la loro rivela-
zione fu seguita da una tragica fatalità, poichè
furono colti di sorpresa dalla marea, che li uc-
cise.
Il periodo migliore per visitare il borgo è la pri-
mavera e l’autunno; queste stagioni consentono
di spostarsi con più facilità senza risentire del
caldo, che caratterizza i mesi centrali dell’estate,
soprattutto se l’intenzione è andare alla sco-
perta del lato nascosto della città e delle altre
Il borgo campano è conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione
della ceramica: fedeli alla loro antica tradizione artigianale,
i ceramisti diVietri forgiano con profonda passione
e maestria le belle ceramiche dai colori vivaci e luminosi.
destinazioni della Costiera Amalfitana. A
giungo, e precisamente il 24, si festeggia San
Giovanni Battista, il Patrono della città. L’occa-
sione è ghiotta per toccare con mano le tradi-
zioni locali, che sono sempre una sorprendente
mescolanza di riti religiosi e folkore popolare.
Come sempre, la partecipazione dei locals è sen-
tita ed appassionata. Non mancano i tradizio-
nali fuochi d’artificio a concludere le celebra-
zioni.
Una piccola curiosità: gli asinelli di Vietri sul
Mare non li hanno inventati i vietresi. Gli iconici
asinelli blu, che vedrai ovunque e che sicura-
mente ti verrà voglia di portare a casa, sono
stati creati da ceramisti tedeschi, tra gli anni ’20
e ’40 del 900. In questo periodo, infatti, molti ce-
ramisti ebrei si rifugiarono a Vietri sul Mare: da
abili chimici, inventarono alcune colorazioni che
ancora oggi caratterizzano le famose ceramiche
vietresi. Molti di questi artisti, colpiti da alcuni
elementi tipici della quotidianità locale, inizia-
rono a riprodurli attraverso le ceramiche. Tra
tale lungo le antiche stradine della Costiera..
50 queste figure sicuramente il tradizionale asi-
nello, da sempre mezzo di trasporto fondamen-
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