Page 44 - Gennaio | Febbraio 2022 , I'M Magazine
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Nell'antico borgo di Furore i muri
delle case sono accesi dai colori bril-
lanti dei murales realizzati con varie
tecniche. Grazie a questi “muri d’au-
tore” il piccolo borgo si è guadagnato
l’ingresso nell'associazione dei Paesi
Dipinti Italiani.
Da non sottovalutare gli itinerari re-
ligiosi alla scoperta di edifici interes-
santi, come la chiesa di San Giacomo
Apostolo che presenta splendidi affre-
schi rupestri recentemente messi alla
luce e appartenenti a un'antica cap-
pella. Da visitare anche la Chiesa di
San Michele, dal particolare "ingresso
asimmetrico" e la Chiesa di Sant'Elia,
oggetto di studio dei geologi per via
delle sue interessanti stratificazioni,
da dove parte uno degli itinerari più
apprezzati dagli escursionisti: la “pas-
seggiata dell’amore” che porta al Bel-
vedere di Praiano, dove si gode di una
romantica vista sulla Costiera Amal-
fitana.
Ma molti altri sono i sentieri che at-
traversano il territorio di Furore,
come il “Sentiero di Abu Tabela”: una
passeggiata di 50 minuti che parte
dalla zona Pino e arriva a San Laz-
zaro. Fra pergole e noccioleti si batte
la stessa terra dei briganti, e dal co-
stone si possono scorgere i ruderi
dell’Eremo. Il “sentiero dei Nidi di
Corvo” invece è leggermente più
lungo e parte da Centena per arrivare
a Bomerano di Agerola. Per i temerari
invece c’è il “sentiero dei Pipistrelli
impazziti” (circa 30 minuti) che parte
dal Fiordo di Furore e arriva fino a
Punta Tavola, passando per una fitta
vegetazione abitata da pipistrelli e av-
volta da un’aria sinistra e misteriosa.
Decisamente più soft, il “Sentiero
dell’agave in fiore” che in un’ora e Molti sono i sentieri che attraversano
mezza collega Punta S. Elia a Marina
di Praia, e condivide un breve tratto il territorio di Furore, come il “Sentiero
con la “passeggiata dell’amore”. di Abu Tabela”: una passeggiata di
Tra agavi e fichi d’india, immensi car-
rubi e rosmarino, l’atmosfera è incan- 50 minuti che parte dalla zona Pino
tata anche se il sentiero è piuttosto
impervio e servono delle scarpe adatte e arriva a San Lazzaro. Il “sentiero
per arrivare al traguardo. dei Nidi di Corvo” invece è leggermente
Il Fiordo di Furore è il fiore all’oc-
chiello dell’eco-turismo, poiché mette più lungo e parte da Centena
a punto esperienze di viaggio nel
pieno rispetto della natura. per arrivare a Bomerano di Agerola.
È un luogo che invita al silenzio e
alla riflessione, dove, lontano dalla Per i temerari invece c’è il “sentiero
mondanità tipica di alcuni luoghi dei Pipistrelli impazziti” (circa 30 minuti)
della Costiera Amalfitana, si può an-
sconde tra le guglie.. e arriva fino a Punta Tavola.
44 cora sentire il refolo leggiadro di che parte dal Fiordo di Furore
qualche ninfa innamorata che si na-
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