Page 46 - Gennaio | Febbraio 2020 , I'M Magazine
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Per me “Un posto al sole” è una seconda fami-
glia. Da piccolo chiamavo Marina Tagliaferri e
Marzio Honorato, i miei genitori nella soap,
mamma e papà, e il mio nonno, interpretato
dall’attore Ivo Garrani, purtroppo scomparso, mi
fatto provare l’emozione di avere un nonno, che
nella vita reale non ho avuto.
Cosa ha significato per te iniziare a reci-
tare così presto?
La recitazione mi ha dato la possibilità di espri-
mere emozioni che nella vita non sarei riuscito
a tirare fuori, e anche a vincere una forte timi-
dezza che mi caratterizza.
Come hai fatto essendo timido ad affron-
tare le scene d’amore?
Quando ero piccolo, a 11 anni, ho dovuto affron-
tare i primi approcci sul set, perché Niko aveva
delle storielle d’amore, ed è stato molto imbaraz-
zante. Devo molto a Marina Tagliaferri e Marzio
Honorato, che mi sono stati di grande aiuto. A
differenza di molti attori, iniziando così giovane, “
ho avuto la possibilità di osservare gli attori più
grandi di me e di vivere attraverso di loro tante Se sono arrivato a vent’anni
scene che poi ho dovuto affrontare in prima per-
sona. Sono stato avvantaggiato perché ho fatto di carriera è grazie ai miei genitori.
esperienza attraverso gli altri. Già sapevo come
sarebbero state certe cose. Mi hanno insegnato l’umiltà
e mi hanno tenuto con i piedi per
E poi proprio sul set di “Un posto al sole”
hai trovato il vero amore con la tua collega terra, facendomi capire che
Giorgia Gianetiempo. Come è successo?
Il vero amore e spero anche l’ultimo… Ci cono- la popolarità non ti rende speciale,
scevamo già da dieci anni, ma a un certo punto
lei da ragazzina si è trasformata in una donna e ma è solo una conseguenza del
ai miei occhi è apparsa in maniera diversa. Ero lavoro in tv. Mi hanno sempre fatto
in un periodo di sbandamento dopo aver chiuso
una relazione importante. Una sera eravamo a sentire uguale agli altri miei
ballare in discoteca, avevamo bevuto un po’ ed io
mi sono giocato la mia carta. Ha funzionato…
Siamo insieme da due anni e da uno conviviamo
a Napoli. tutta la mia carriera e la mia vita,
sostenendomi senza mai forzarmi.
Come è cambiata la tua vita da allora?
Mi ha cambiato la vita, anzi me l’ha salvata per-
ché è diventata la mia luce. Conviviamo da quasi
un anno a Napoli. Non è stato facile soprattutto coetanei. Sono stati lo scheletro di “
per lei perché è più piccola di me, ha solo 23
anni, e ritrovarsi con una casa sulle spalle non è
stato facile, ma è stata brava ed è cresciuta tan-
tissimo. Io ho una mia casa a Roma e nella rela-
zione precedente avevo fatto un esperimento di
convivenza anche se discontinua. Essendo poi
più grande per me è stata meno dura.
Hai mai pensato di lasciare “Un posto al
sole” per metterti in gioco con altri pro-
getti?
La voglia di diversificare c’è perché un attore è
per sua stessa natura uno spirito libero in cerca
46 di stimoli, ma avendo vissuto “Un posto al sole”
in un arco di vita molto ampio che va dall’infan-
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