Page 27 - Novembre | Dicembre 2022, I'M Magazine
P. 27
l mito di Ischia, l’isola più grande del Golfo
di Napoli, riecheggia dai tempi degli anti-
chi Greci e racconta le sorti di Tifeo, un gi-
gante dalle sette teste e dagli occhi di
fuoco, che, punito da Zeus, fu costretto a
Isorreggere l’intera isola d’Ischia. A ogni
tentativo di ribellarsi - si narra - l’isola viveva una
terribile scossa di terremoto. I Greci la chiamarono
Pithecusa, l’isola delle scimmie oppure, secondo
un’ipotesi più accreditata “grande vaso” come
quelli che venivano prodotti fin dai tempi più an-
tichi. Furono Omero, Archiloco e Simonide di
Amorgo a chiamarla invece “Arime” che Virgilio
tradusse in “Inarime” “terra di fuoco” in virtù delle
numerose fumarole ancora oggi attive. I Romani
la chiamarono, invece, l’isola Aenaria, nome che
deriva dalla leggendaria avventura di Enea che
qui vi approdò così come raccontato dall’Historiae
Naturali di Plinio.
Il termine Ischia comparve la prima volta in una
lettera datata 813; a firmarla era Papa Leone III
che chiedeva a Carlo Magno un aiuto contro le
forze dei saraceni che avevano saccheggiato l’isola.
Probabilmente, quest’ultimo appellativo che ha poi
preso il sopravvento deriva da insula, isola ap-
punto, divenuta “iscla” nel Medioevo. L’isola fu ce-
lebrata fin dall’antichità dai poeti che l’amarono
per la sua prorompente natura, il suo mare az-
zurro e i paesaggi sconfinati; fu da sempre rifugio
di intellettuali provenienti da tutto il mondo, col-
piti dal suo fascino senza tempo.
È un’isola vulcanica, in origine collegata al conti-
nente e staccatasi dalla terraferma a seguito di
numerose eruzioni che la fecero emergere dal
mare. È suddivisa in sei comuni, ognuno dei quali
presenta caratteristiche che la rendono meta in-
contrastata del turismo in Campania.
Ischia è il comune più popoloso dei sei, è il luogo
in cui si trova il principale porto dell’isola a cui at-
traccano tutti gli aliscafi e i traghetti provenienti
da Napoli, Pozzuoli, Procida e le altre località dei
dintorni. È il cuore pulsante dell’isola, con risto-
ranti, bar, locali notturni, negozi e agenzie turisti-
che. Questa parte dell’isola ha fatto da cornice al
film “Cleopatra” con Liz Taylor. Quando sull’isola
verde arrivò la diva dagli occhi viola in pantaloni
capresi, scarpe basse e grandi occhiali da sole, nes-
suno avrebbe immaginato che le successive setti-
Ha fatto da cornice al film mane avrebbero raccontato una storia destinata a
riempire d’inchiostro pagine e pagine dei rotocal-
“Cleopatra” con Liz Taylor. Quando chi dell’epoca. Il film è rimasto nella storia del ci-
nema, come uno dei più grandi colossal e nel cuore
sull’isola verde arrivò la diva dagli occhi degli ischitani che in tanti parteciparono come fi-
viola in pantaloni capresi, scarpe basse guranti alla pellicola vivendo il privilegio di guar-
dare da vicino i più celebri occhi di Hollywood.
e grandi occhiali da sole, nessuno avrebbe Tutto il fascino dell’antico borgo di pescatori ri-
immaginato che le successive settimane siede, ancora oggi, a Ischia Ponte denominato an-
ticamente borgo di Celsa per una piantagione di
avrebbero raccontato una storia destinata gelsi profumati che ricopriva tutta l’area. La pas-
seggiata attraverso la strada fatta di basoli, tra
a riempire d’inchiostro pagine botteghe di ceramica e negozietti di prodotti tipici, 27
e pagine dei rotocalchi dell’epoca. si raggiunge il Castello Aragonese, il simbolo del-
l’intera isola. La denominazione si deve alla pre-
i’M NOVEMBRE-DICEMBRE 2022