Page 41 - Settembre | Ottobre 2021 , I'M Magazine
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mmirare spettacoli paradisiaci là
dove Virgilio individuò l’ingresso
per gli inferi: il paradosso dei
Campi Flegrei conserva tutto il fa-
scino dei luoghi unici nel loro ge-
Anere. Campi Flegrei, che significa
“Campi Ardenti”, è il nome con cui venne battez-
zata la zona che oggi ingloba i comuni di Pozzuoli,
Quarto, Bacoli e Monte di Procida, e i quartieri
Agnano, Baia, Bacoli e Cuma. In queste terre la na-
tura ha dato il meglio di sé - affiancando le bellezze
del mare al fascino inquietante dei vulcani - l’uomo,
invece, ha dato sfogo al suo estro più artisticamente
ingegneristico. I romani costruirono acquedotti, an-
fiteatri e ville di una bellezza percepibile ancora
oggi, qui dove il mito dell’Eneide riecheggia ad ogni
fumarola.
Il comune più grande dei Campi Flegrei è Pozzuoli,
un vero e proprio gioiello, interessato dal fenomeno
del bradisismo, l’attività vulcanica che, in base alla
pressione esercitata dai gas sotterranei, fa aumen-
tare e diminuire l’altezza della città rispetto al li-
vello del mare. Sotto al livello del mare, invece, ri-
posa l’antica Città Sommersa di Baia, la cui strut-
tura è perfettamente visibile, con le sue ville patri-
zie con anfore e vasi.
Per chi non è amante degli abissi, Baia offre l’op-
portunità di visitare, il Parco Monumentale che
raccoglie i tantissimi resti dei ricchi patrizi romani,
dove qui decisero si trascorrere le vacanze al tempo
dell’egemonia di Cuma, costruendo, per il loro sog-
giorno, ville monumentali bellissime, per le quali
Baia si guadagnò l’appellativo di “Piccola Roma”.
La visita al Parco Monumentale di Baia è un itine-
rario nello splendore del passato, che attraversa
l’antica zona termale del Parco Archeologico, fino
ad arrivare ai resti delle abitazioni che si trovano
nella zona alta del parco.
L’altro parco archeologico dei Campi Flegrei è
quello di Cuma, un tempo la più antica colonia
greca d’occidente, raggiunta dai naviganti nel VII
sec. a.C. attratti dal clima e dalla pescosità delle
acque. Il Parco è suddiviso in tre zone: l’acropoli, la
città bassa, l’anfiteatro. L’acropoli, immersa in un
paesaggio selvaggio che domina dall’alto, è la parte
più suggestiva del parco, lontana dai rumori e im-
mersa in un’oasi di tranquillità e mistero. La città
bassa ospita il foro, il tempio di Giove, il complesso
termale. L’anfiteatro è tra i più antichi del mondo
romano.
Il comune più grande dei Campi Tuttavia, la costruzione romana più conosciuta dei
Flegrei è Pozzuoli, un vero Campi Flegrei prende il nome di “Cento camerelle”,
ossia uno dei reperti romani più affascinanti del-
e proprio gioiello. Sotto al livello l’intera zona. Stretti cunicoli scavati nel tufo si in-
seguono e si intrecciano in un lungo sentiero che,
del mare, invece, riposa l’antica quando la luce ne è complice, sembra davvero es-
Città Sommersa di Baia, la cui sere parte di un diabolico labirinto. In passato le
“Cento camerelle” erano conosciute come le “Pri-
struttura è perfettamente visibile, gioni di Nerone”, proprio per la forma intricata
della costruzione. In realtà le “Cento camerelle” sa-
con le sue ville patrizie rebbero la porzione di una delle immense ville pa-
trizie che sorgevano dalle parti di Baia.
con le anfore e vasi. Un’altra struttura romana che lascia davvero 41
senza parole per la grandiosità dell’opera, un’im-
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