Page 17 - Novembre | Dicembre 2019 , I'M Magazine
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L’Opinione
QUEL MONDO SEMPLICE
CHE NON C’È PIÙ
DI FABRIZIO CARLONI
ono cresciuto, da bambino, in due vecchie dro ed Edvige che non avevano figli e si dedicavano,
ville dei Castelli Romani costruite nei anche loro, alla vigna ed al sano sfruttamento dei pro-
primi del Millenovecento. Quei luoghi, dotti della terra. Uno dei loro compiti era l’utilizzo eco-
con i loro abitanti, hanno determinato, nel logico ante litteram dei rifiuti di casa, che erano in
bene e nel male, ciò che sono; plasmando, gran parte biodegradabili, e che venivano smaltiti get-
S peraltro, il mio carattere e il modo di ve- tandoli in una grande buca scavata nella vigna dove
dere e interpretare gli avvenimenti in tanti anni di si trasformavano in cibo prezioso per le piante da
vita complicata e vissuta pienamente. frutta. La plastica ancora non aveva invaso l’Ecu-
Di quell’esistenza ormai così lontana, ma che conti- mene e Greta sarebbe stata considerata solo una
nua, spesso, a scorrermi sotto agli occhi, ricordo, con bambina.
particolare nostalgia, i contadini che si curavano del Un mondo semplice, retto da alcune e ben individua-
vigneto e dell’orto, i cui prodotti venivano ripartiti se- bili autorità, costituite dal sindaco, dal medico con-
condo antichissime usanze trasmesse con saggezza dotto, dal parroco, dal farmacista, dall’ostetrica e dal
dagli ascendenti. maresciallo dei Carabinieri. Un mondo pieno di difetti,
Rizziero, il più anziano di quei personaggi, aveva fatto ma in cui ognuno aveva un ruolo ben codificato e ve-
la Grande Guerra e, per migliorare la crescita dei pro- niva rispettato per la funzione e per la competenza ed
dotti della terra, traeva, da una grande vasca di rac- il decoro con cui svolgeva il suo lavoro o la sua incom-
colta dei liquami biologici, il fertilizzante prezioso che benza.
dava vita sana ai prodotti della sua fatica a cui si de- Tra di loro, per la sua dedizione alla salvaguardia del
dicava con tanta riverenza. Oggi, per quell’utilizzo, bene supremo costituito dalla vita, si distingueva il
Rizziero finirebbe in galera. “medico di famiglia”. Questo personaggio, baricentrico
Dell’esperienza fatta al fronte, dove era stato senza ca- nella società della mia fanciullezza, provvedeva al
pire granché di quella tragedia così pericolosa, gli era mantenimento della buona salute dei compaesani,
rimasta la cupidigia per le sigarette che predisponeva racchiudendo in sé tutte le attività che oggi assorbono
con un trinciato acre che lo aiutavo ad utilizzare por- pletore di specialisti e di macchinari.
tandogli le strisce di carta di giornale con cui le confe- Era, quindi, ostetrico quando la nascita era compli-
zionava; lo faceva con una leccata finale che mi faceva cata, pediatra, geriatra, internista e, molte volte, chi-
pensare, piccolissimo, che sulla lingua avesse un col- rurgo anche per situazioni che non rientravano nel-
lante prodigioso. l’urgenza. Il nostro medico “di famiglia”, figlio del me-
Adelaide, la moglie, lavava le pentole, con cui cucinava dico dei nostri nonni, il dottor Papa, placava le convul-
enormi piatti di minestra, strofinandole con la terra sioni, curava ictus, applicava punti con disinvoltura
perché le sgrassasse. Era lei l’assassina delle galline ed infondendo sicurezza estrema. Una volta che il no-
e, con orrore misto alla morbosità dei bambini, assi- stro cane lupo si spaccò la zampa, lo ricucì benissimo
stevo all’uccisione che avveniva per giugulazione pra- come se fosse stato un traumatizzato in guerra.
ticata con delle vecchissime forbici. Poi, con gli anni Settanta, la grande rivoluzione, ed il
Il loro unico figliolo era Giovannino, crudele cacciatore parroco, in qualche raro caso, ha cominciato a guar-
di nidi di passeri, che barattava con me fionde dall’e- dare i bambini con troppa insistenza, il maresciallo ha
lastico fatto con le camere d’aria; in cambio, gli rega- sparato al collega o alla moglie, e il farmacista ha di-
lavo miei giocattoli che gli cedevo volentieri, ritenendo menticato, qualche volta, come si prepara l’aspirina e
il baratto per me un grande vantaggio. Altro amico, vende unguenti per eliminare la cellula avvizzita.
maestro di vita, era per me e per Silvia mia sorella, di Il medico, da parte sua, ha cominciato a smistare i pa-
un anno più piccola, Emilio Cianfanelli che ci insegnò zienti verso lo specialista anche se avevano soltanto
come, con uno stelo lungo d’erba, si catturassero le lu- la tonsillite o la diarrea. Alla levatrice, con la caduta
certole e come si potesse bere verticale delle nascite e con i
l’acqua piovana depositata parti cesarei fatti in sequenza,
nei cavi delle rocce senza Un mondo semplice, retto da non rimane altro che girarsi i
farsi venire la temutissima alcune e ben individuabili pollici. Con la speranza che
dissenteria. qualche marito di un’immigrata
Quando avevo nove anni, ci autorità. Un mondo pieno di islamica pianti una grana di-
trasferimmo a Villa Tar- difetti, ma in cui ognuno aveva struggendo il pronto soccorso
quini, sul tracciato, in parte un ruolo ben codificato e veniva ostetrico, per avere l’intervento
perduto, dell’Appia Antica. I rispettato per la funzione e per magari anche cristiana.. 17
sulla moglie, di una “femmina”;
contadini di quel nostro
nuovo paradiso erano Lean- la competenza ed il decoro con carloni.f2@gmail.com
cui svolgeva il suo lavoro
o la sua incombenza. i’M NOVEMBRE-DICEMBRE 2019