Page 62 - Maggio | Giugno 2024 , I'M Magazine
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Tutti questi ruoli così vari tra fiction,
            serie e cinema. Cosa amano di te gli
            addetti ai lavori?
            Penso che il mio merito sia quello di essere
            molto concentrata sul lavoro e poco sul con-
            torno. In un’epoca in cui l’apparenza im-
            pera ed il contenuto passa un po’ in se-
            condo  piano,  quando  offri  sostanza,  alla
            fine viene apprezzato. Non mi sento mi-                            “
            gliore degli altri, ma so per certo di essere
            una  grande  lavoratrice,  vado  molto  nel
            profondo delle cose, non mi piace essere su-    Penso che il mio merito sia quello di essere
            perficiale e approssimativa.
                                                              molto concentrata sul lavoro e poco sul
            Hai subito un po’ il pregiudizio della           contorno. In un’epoca in cui l’apparenza
            “bella”?
            C’è sempre un pregiudizio legato all’imma-          impera ed il contenuto passa un po’
            gine, per farti un casting, infatti, guardano
            prima le foto. Si è molto legati all’estetica    in secondo piano, quando offri sostanza,
            qui in Italia, si pensa poco al trasformismo
            che invece dovrebbe caratterizzare l’attore.     alla fine viene apprezzato. Non mi sento
            Questo  tipo  di  pregiudizio  è  difficile  da
            scardinare, ma con l’impegno e la credibi-          migliore degli altri, ma so per certo
            lità, piano piano, i pregiudizi si abbattono.
                                                              di essere una grande lavoratrice, vado
            Soffri l’ansia legata agli alti e bassi di
            questo mestiere?                                molto nel profondo delle cose, non mi piace
            In passato avevo molta ansia, oggi mi sono
            un po’ calmata perché ho capito che l’ansia        essere superficiale e approssimativa.
            è  solo  distruttiva.  Poi,  essendo  paraliz-
            zante, rende anche artisticamente statici.

            Come hai vissuto la gavetta?                                                    “
            Ho iniziato a 21 anni ed in questi 15 anni
            la crescita è stata graduale e anche diffi-
            cile. La mia fortuna è stata rimanere coi
            piedi per terra, non sono una persona dai
            facili entusiasmi, non mi sento mai arri-
            vata. Più si alza la posta in gioco, più au-
            mentano la competizione, la responsabilità
            e l’impegno.

            Quale è stato in questi anni il tuo tra-
            guardo più importante?
            Il traguardo più importante è stato sicura-
            mente il mio matrimonio. (Denise si è spo-
            sata con l’attore Michele Rosiello lo scorso
            settembre ndr). Michele è un ragazzo d’al-
            tri  tempi,  molto  equilibrato.  Mi  ha  dato
            una  grande  centralità  e  delle  radici  che
            prima sentivo di non avere. In un mondo
            in cui è tutto labile, tutto così passeggero,
            Michele per me è un’ancora.

            Il  matrimonio  era  un  tuo  sogno  di
            bambina?
            No assolutamente, non ho mai sognato il
            matrimonio, è Michele che mi ha fatto na-
            scere il desiderio di sposarmi.

            Com’è il vostro rapporto?
       62   Siamo profondamente complici, sia perso-
            nalmente che professionalmente. Ci soste-


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