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L’Opinione
I 100 ANNI
DI SALVO D’ACQUISTO
DI FABRIZIO CARLONI
a gran parte del Vomero, almeno sino alla gnano.
fine degli anni Quaranta del Novecento, Salvo era una persona curiosa di apprendere, con le
era costituita da terreni agricoli che circon- idee chiare sulla strada da prendere e con un carattere
davano vecchi casali alcuni dei quali, in ge- deciso; tra l’altro, amava leggere ed approfondire,
nere ridotti a ruderi, si possono vedere presso la Biblioteca Nazionale, gli argomenti che lo in-
L lungo i declivi e le propaggini dei Camal- teressavano come la geografia.
doli. D’Acquisto, scoppiata la guerra, dopo una lunga pa-
Il nucleo storico e punto di riferimento per i contadini rentesi in Africa Settentrionale dove aveva combat-
del circondario, era l’antico borgo di Antignano intorno tuto in un reparto dell’Arma in appoggio alla Regia
al quale, tra Ottocento e Novecento, era poi sorta la Aeronautica, nel settembre del 1943, dopo l’Armisti-
parte borghese del quartiere che con grandi difficoltà zio, nel clima di dissoluzione generale era rimasto al
è sopravvissuta all’ondata di vandalismo degli anni suo posto, allora era vicebrigadiere, presso la stazione
Sessanta del secolo scorso. Carabinieri di cui era vicecomandante nelle prossi-
Al secondo piano di una abitazione, Villa Ferrante, mità di Fiumicino.
precisamente al numero 2 di via San Gennaro ad An- Due paracadutisti tedeschi che per trovare alloggio
tignano, il 15 ottobre 1920 nacque Salvo D’Acquisto. avevano requisito i locali della Regia Guardia di Fi-
Il piccolo, destinato a ad occupare un posto di tutto ri- nanza nella frazione Torre di Palidoro erano rimasti
spetto nella storia italiana del Novecento, era il pri- uccisi nell’esplosione di una bomba a mano italiana.
mogenito del palermitano Salvatore che lavorava Quasi sicuramente si trattò di un incidente, ma i mi-
come impiegato civile al Commissariato Militare di litari germanici anche in questa circostanza vollero
piazza Guglielmo Pepe; la mamma, napoletana, donna applicare le misure draconiane promulgate dal coman-
di casa, si chiamava Ines Marignetti ed era del 1893. dante tedesco di teatro, il feldmaresciallo Albert Kes-
Salvo fu il primo di cinque fratelli di una famiglia selring.
profondamente legata ai valori del lavoro, dell’onestà Ne seguì un rastrellamento di civili e D’Acquisto, per
e della Cristianità, ritenuti normali in tempi in cui salvarli dalla rappresaglia, dopo aver negato che si
concepire figli era considerato un dovere da uno Stato fosse trattato di un attentato, si offrì come unico re-
che esaltava la fertilità femminile e promoveva le na- sponsabile venendo fucilato innocente.
scite. Dopo di lui venivano Francesca, del 1923, che Prima della scarica mortale, uno degli ostaggi da lui
portava il nome della nonna paterna; Erminia, nata salvati lo sentì gridare “Viva L’Italia”. Un comporta-
nel 1928, che aveva ereditato il nome della nonna ma- mento eroico per un ragazzo di 22 anni che donava alla
terna; Rosario, nato nel 1932; il quinto era Alessandro Patria la sua vita in un contesto in cui chi aveva re-
del 1937. sponsabilità ben maggiore se l’era data a gambe.
Salvo, dopo l’asilo e le elementari frequentati presso La mamma, morta nel 1981, per tutta la vita portò il
un istituto religioso privato e la scuola Vanvitelli di lutto stretto per il figlio prediletto. Solo per il varo del
via Luca Giordano, aveva completato il ginnasio dai cacciatorpediniere Carabiniere indossò un vestito blu
Salesiani di Via Scarlatti, sempre al Vomero. Riferi- notte. Il papà, morto nel 1968, subito dopo la guerra
scono le fonti conosciute che già da adolescente avesse si era recato alla Torre di Palidoro per raccogliere gli
ereditato dal nonno materno, Biagio, vecchio mare- effetti personali di Salvo e riesumare il corpo affidato
sciallo, la vocazione per la sino ad allora alla pietà rive-
carriera nell’Arma dei Cara- rente dei residenti.
binieri. Salvo fu il primo di cinque fratelli Trovò solo la cassetta di ordi-
La fanciullezza di Salvo tra- di una famiglia profondamente nanza, il pennacchio e le lettere
scorse tra gli affetti di una legata ai valori del lavoro, di una sua coetanea che era
bellissima famiglia umile ma dell’onestà e della Cristianità, stata la sua madrina di guerra.
ricca della concordia e della Nel 1947 la salma fu traslata a
religiosità che caratterizza- ritenuti normali in tempi in cui Napoli. Andarono a prenderlo
vano quell’epoca; i suoi pas- concepire figli era considerato un con un camion militare il papà,
satempi erano costituiti dai dovere da uno Stato che esaltava la la mamma ed il fratello Alessan-
giochi con i coetanei che si di- fertilità femminile e promoveva le dro. Passarono lungo la Casilina
vertivano con palloni fatti di nascite. Dopo di lui venivano attraversando Cassino ridotto in
stracci nei giardinetti di via Francesca, del 1923, che portava macerie. Erano i pochi resti
Ruoppolo e nei terreni ver- il nome della nonna paterna; rebbe risorta dalle sue miserie.. 17
della Patria che in pochi anni sa-
gini che erano dove ora è il
mercato coperto di Anti- Erminia, nata nel 1928, che aveva carloni.f2@gmail.com
ereditato il nome della nonna
materna; Rosario, nato nel 1932; i’M DICEMBRE 2020 - GENNAIO 2021
il quinto era Alessandro del 1937.