Page 88 - Maggio | Giugno 2018, I'M Magazine
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Cosa ricorda della gavetta?                    magico?
            Mi è servita tanto. Ho fatto moltissimo teatro, spet-  Di magico non c’è tanto. Io ho un ufficio e ogni mat-
            tacoli anche piccoli, che mi hanno lasciato tutte le  tina mi reco lì e scrivo, come fossi un impiegato. Ogni
            persone che oggi fanno i film con me. Un gruppo di  film ha uno spunto imperscrutabile e misterioso.
            lavoro che mi porto dietro da 25 anni…
                                                           Come “Noi e la Giulia”, candidato a sette David
            Bocciato all’accademia, ma laureato con il mas-  di Donatello. Quale è stata la carta vincente?
            simo dei voti. I suoi genitori desideravano un  La sinergia magica tra gli attori. È stato un gruppo
            lavoro convenzionale?                          bellissimo stretto in un sodalizio umano. Abbiamo
            Mi sono laureato in Lettere quando già lavoravo. I  vissuto tre settimane in quel casale e abbiamo fatto
            miei genitori non mi hanno appoggiato, anzi spera-  quasi la vita dei protagonisti. È stato un momento
            vano che mi scoraggiassi, ma io sono andato avanti e  felice di scrittura, ha vinto due David, un Ciak. È un
            adesso ovviamente sono contenti.               film nato fortunato. È stato un film felice.

            Dopo  tanta  gavetta,  quando  è  arrivato  il  fa-  Cosa intende per film felice?
            moso giro di boa?                              Il film è felice quando c’è un incastro perfetto tra
            Facevo varie fiction ma non sono mai stato l’attore  scrittura, attori, regia, tutto. Capisci che quel film
            del momento. Il cambiamento è avvenuto con la scrit-  arriverà alla pancia delle persone.
            tura. Ho sempre amato scrivere, ma scrivere di ci-
            nema è molto diverso. Il mio primo film è stato “Di-  Lei che è un cultore della commedia, come è
            ciotto anni dopo”: ho impiegato tanto tempo a scri-  cambiata negli anni?
            verlo e a farlo produrre, ma mi è valso la candidatura  La commedia è cambiata profondamente. Purtroppo
            al David come esordio alla regia, poi al Nastro d’ar-  per noi siamo molto meno cattivi di quelli che in pas-
            gento e ha vinto 50 festival in tutto il mondo. Da quel  sato hanno fatto la commedia all’italiana. Quella fe-



              La commedia è cambiata profondamente. Purtroppo per noi
   “                Abbiamo avuto per una trentina di anni gli intellettuali                                  “
                    siamo molto meno cattivi di quelli che in passato hanno

                      fatto la commedia all’italiana. La storia di un paese

                             ha momenti di onda e momenti di risacca.


                  più forti del mondo ed oggi è difficile fare meglio di loro.



            momento ho smesso con la televisione dedicandomi  rocia che avevano gli sceneggiatori dell’epoca fac-
            solo al cinema, perché i produttori hanno iniziato a  ciamo fatica ad usarla. La storia di un paese ha mo-
            chiedermi di fare la regia e di scrivere. Come il pro-  menti di onda e momenti di risacca. Abbiamo avuto
            duttore Lucisano con cui ho lavorato molto.    per una trentina di anni gli intellettuali più forti del
                                                           mondo ed oggi è difficile fare meglio di loro.
            Perché questo titolo “Diciotto anni dopo”?
            Perché parla di due fratelli che non si vedono da di-  Non sarà forse che prima si era più preparati
            ciotto anni. L’ho scritto con Marco Bonini, mio caris-  nel lavoro che si faceva, mentre oggi molti si
            simo amico, ci conosciamo da quando avevamo 9 anni  improvvisano?
            e per me è più di un fratello.                 Faccio fatica con le generalizzazioni. Io mi circondo
                                                           di professionisti molto preparati ed ho la fortuna di
            Come nasce l’ispirazione per un film?          lavorare con grandi talenti in tutti i campi. Quindi
            Ho scritto quattro film ed ognuno è nato in modo di-  credo che dipenda molto da noi. Quello che troviamo
            verso: “Diciotto anni dopo” è nato perchè Marco (Bo-  intorno è un po’ quello che seminiamo.
            nini) aveva comprato una macchina d’epoca e ab-
            biamo pensato che sarebbe stato molto “figo” fare un  Il personaggio più complesso che ha interpre-
            film con una macchina d’epoca. Da lì abbiamo ini-  tato?
            ziato a scrivere. Per gli altri, uno è tratto da un libro,  Un personaggio particolarmente complesso per me è
            uno nato da un soggetto scritto con altri tre sceneg-  stato quello interpretato in “Perfetti sconosciuti” per
            giatori, un altro dalla collaborazione con Massimi-  come era ansiogeno, e con una tripla vita. È stato un
            liano Bruno… Ogni film ha una storia unica.    lavoro abbastanza difficile.
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            Dietro ad ogni film c’è studio o è qualcosa di  Come si prepara ad un personaggio: istinto o


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