Page 42 - Luglio | Agosto 2024 , I'M Magazine
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comprenda tutte queste cose. Chi fa l’at-
tore, deve sapersi misurare con tutto ciò e
avere le corde necessarie per farlo. Certo,
a teatro mi sento proprio a casa, perché è
lì che sono nato.
Cosa è per te il divertimento?
Il divertimento è soprattutto vedere gli
altri divertirsi. È l’estrema soddisfazione,
il raggiungimento dello scopo, il risultato
massimo del mio lavoro.
Tu ti diverti nel privato, o hai quella
vena di malinconia che caratterizza
tutti i comici?
Io mi diverto abbastanza in generale, ma
sicuramente i comici hanno quella vena di
inquietudine che non è un luogo comune.
Io tendo a nasconderla anche a me stesso.
Il mio lavoro è certamente un modo per
esorcizzare quella sottile inquietudine, che
però è anche il motore di questo mestiere.
La serenità assoluta fa venir meno la crea-
tività.
Come definisci questa fase della tua
vita?
Questa fase è sicuramente inaspettata e
sorprendente. Capita molto raramente di
tornare così prepotentemente sulla cresta
dell’onda, è una cosa preziosa. Io mi ero
abbastanza perso ed anche rassegnato.
Pensi sia stata più fortuna o merito?
Ci sono tante componenti: l’occasione giu-
sta, la fortuna, e certamente un po’ di ta-
lento di fondo che non può mancare. La “
mia occasione importante è stata sicura-
mente la trasmissione “Stasera tutto è
possibile”, che mi ha dato la possibilità di Non ho mai avuto l’esigenza di metter
mostrarmi per quello che sono, uno che fa
commedia dell’arte, un improvvisatore. su famiglia, sto bene da solo. Non so se
Come lo affronti questo momento di questa mia reticenza alla famiglia
gloria?
Mi godo questo momento prezioso con
un’esaltazione diversa rispetto a quella dei indagare. Forse ha influito la perdita
trent’anni, affronto tutto con lo spirito di
chi è maturo e strutturato. Il miracolo che dei miei genitori quando avevo 20 anni.
mi appaga di più è vedere bambini,
mamme e nonne che mi dicono “grazie”.
Come hai affrontato invece i momenti affondi in qualche dolore infantile, dovrei “
bui della vita?
I momenti difficili li ho sempre affrontati
in maniera serena, non mi sono mai dispe-
rato per la mancanza di alcune cose, sono
uno abbastanza pigro quindi non avevo il
dolore della mancanza. Ho sempre fatto i
miei spettacoli, ma senza quella smania di
dover avere di più. Ero anche un po’ ras-
42 segnato, ma una rassegnazione non fru-
strata.
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